Attacco hacker al San Raffaele di Milano: “Rubati dati di infermieri e pazienti”. Ospedale smentisce
L'ospedale San Raffaele di Milano è stato vittima di un attacco informatico nel pieno dell'emergenza covid, tra marzo e aprile. Gli hacker avrebbero avuto accesso alla reta interna della struttura e sostengono di aver sottratto dati personali di medici, infermieri, impiegati e pazienti. L'ospedale conferma il tentativo di intrusione, ma nega siano stati rubati dati sensibili.
Hacker annunciano: Bucato il San Raffeele, abbiamo dati di pazienti e personale
Gli hacker hanno pubblicato su Twitter nomi, cognomi, email e password di impiegati della struttura. Chiedono di sapere se il San Raffaele ha contattato il garante della privacy per comunicare il furto di dati. Minacciano di rilasciare altre informazioni se l'ospedale non risponderà. "Migliaia di utenti con password in chiaro, tra cui pazienti e infermieri. @SanRaffaeleMI nessuno è preoccupato del databreach? Il gdpr è andato a farsi fott…? Dobbiamo rilasciare tutti i dati per ottenere qualche risposta?", si legge nel tweet dell'account LulzSecITA. "Entro fine giornata rilasceremo tutti i dati, in clear. A meno che.. non ci comunichiate qualcosa di concreto", hanno insistito, spiegando che "loro hanno già chiuso la falla due mesi fa, vogliamo capire se è stato comunicato al garante il databreach".
L'ospedale: Tentativo di intrusione mesi fa, non ha comportato l'accesso a dati sensibili
Il San Raffaele attraverso un comunicato stampa ha replicato che "la situazione a cui si fa riferimento, riportata da fonte non attendibile, si riferisce a un tentativo di intrusione avvenuto mesi fa che non ha comportato l'accesso ad alcun dato sensibile". Riguardo agli elenchi di nomi già diffusi dagli hacker, la struttura sottolinea che "i nominativi di molti operatori sono pubblici per ragioni di servizio e le informazioni pubblicate sono relative a un’applicazione dedicata alla formazione online dismessa da anni con utenze e password di accesso altrettanto obsolete e dismesse" e la direzione dell'ospedale "è già in contatto con gli organi competenti per fornire ogni utile chiarimento".