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Atm, ufficiale il taglio di 17 milioni dalla Regione: l’ira del Comune

E’ stato confermato: 17 milioni di euro in meno ai trasporti pubblici milanesi. Un incubo per Palazzo Marino: l’assessore Maran “Vogliono metterci in difficoltà in vista delle elezioni”. Maroni, infuriato replica “Siamo sorpresi e irritati, c’è un limite a tutto”.
A cura di Federica Gullace
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È ufficiale: ci saranni 17 milioni di euro in meno per i tram e le metropolitane di Milano. Nonostante le promesse e le garanzie da parte dei vertici del settore Trasporti, che avevano assicurato per l' anno nuovo un potenziamento delle reti, soprattutto per l'inizio di Expo, arriva, come in parte annunciato, la notizia dei tagli ai servizi di trasporto. Un vero e proprio incubo divenuto realtà. A Palazzo Marino tremano, dato che il contributo della Regione scenderà da 285 a 268 milioni di euro. Per un totale di 50 milioni da togliere al resto delle province lombarde. "Tutta colpa del governo", attacca Alessandro Sorte, diventato assessore ai Trasporti da poche settimane, "Il taglio da Roma era di 150 milioni. Abbiamo deciso di metterci una pezza mettendo noi cento milioni di euro. Altrimenti ci sarebbe stato un aumento di tutte le tariffe del 25%", e considerando che un terzo dei tagli è ricaduto solo su Milano dal Palazzo Marino assicurano,  "Tutto è stato calcolato in base agli introiti e ai ricavi". Inoltre, in Regione, è stato tenuto in considerazione il fatto che il Comune riceverà dal governo un contributo straordinario da 60 milioni, in vista dell'Esposizione Universale.

Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità di Pisapia, si dice infuriato: "Milano sta investendo per costruire nuove metrò e loro cosa fanno? Tagliano a noi con una mano e con l’altra finanziano la Brebemi con 20 milioni di euro per far rientrare i privati dall’investimento. Non ha senso. Così come è senza logica la ripartizione dei sacrifici tra Milano e il resto della regione. E poi Trenord. Nessuno ha chiaro quali siano i veri conti dell’azienda, i bilanci, i reali finanziamenti della Regione. La verità è che vogliono metterci in difficoltà politica in vista delle elezioni". Oltretutto, il sindaco Giuliano Pisapia, aveva promesso che non avrebbe aumentato il biglietto della metro: "Milano è penalizzata rispetto ai servizi che dà e soprattutto alle grandi sfide che dovrà affrontare: Expo e Città metropolitana. Bisognava avere non solo un’attenzione a limitare i tagli, ma addirittura un’attenzione ad evitarli. Lo ha detto il sindaco e lo ribadisco. Non aumenteremo le tariffe", ha concluso Maran.

Maroni risponde furibondo a Maran "Siamo sorpresi e irritati"

Ma dalla Regione, arrivano però le critiche a Maran. Lo stesso Roberto Maroni, ha infatti così replicato furibondo: "Abbiamo ridotto il danno e il comune di Milano invece di ringraziarci ci attacca perché riduciamo i finanziamenti di 17 milioni. Grazie all'intervento di Regione Lombardia il comune di Milano potrà non aumentare il costo dei biglietti del bus perché compensiamo noi il taglio fatto da governo. Se si accettano i risultati non si possono poi fare polemiche perché questo potrebbe indurre la Regione a modificare i piani. Leggere quello che abbiamo letto ci ha sorpreso e irritato, c'e' un limite a tutto". Insomma, il piano non sarà modificato, ma se il comune di Milano continuerà su questa via la Regione potrebbe prendere provvedimenti anche su altre questioni.

Dal canto suo, Maran ha risposto a tono al presidente della Regione Lombardia: "Maroni la rigiri come vuole, ma il dato di fatto è che nell’anno di Expo, il Comune di Milano apre metropolitane e fornisce servizi aggiuntivi, la Regione non solo non offre supporti, ma addirittura effettua tagli. Se non si aumenta il biglietto è perché il Comune farà sacrifici nel suo bilancio, non è certo per merito di una Regione che arbitrariamente penalizza Milano garantendo invece finanziamenti a una iniziativa fallimentare come Brebemi. Perché piuttosto Maroni non dice ai cittadini quanto costa Trenord alla collettivitá? Tutti i dati di qualità del servizio di Trenord sono in caduta libera in un quadro di investimenti pubblici crescenti verso l’azienda. E’ incredibile il divario che si allarga via via tra un’azienda come Atm, che nelle difficoltà economiche cresce, e quanto sta accadendo in Trenord. Una gestione efficiente del sistema ferroviario e una vera gara per l’assegnazione del servizio, libererebbero invece risorse maggiori dei tagli sia per Milano sia per il resto del trasporto pubblico locale della Lombardia".

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