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Asilo degli orrori a Milano, il pm chiede misure più dure: “E’ stato sequestro di persona”

I bimbi, si legge nell’atto di appello del pm di Milano, Gianfranco Gallo, sono stati legati con “delle cinghie e costretti a stare al buio, chiusi in una stanza, come forma di punizione”. Uno dei piccoli, si legge ancora nel documento firmato dal titolare delle indagini,”si è anche procurato delle ferite”.
A cura di Enrico Tata
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La procura chiede misure più severe per Milena Ceres ed Enrico Piroddi, rispettivamente coordinatrice e titolare dell'asilo degli orrori di Milano e accusati di maltrattamenti nei confronti di almeno 14 bambini ospiti del "Baby World" Bicocca. I pm hanno chiesto infatti al tribunale del Riesame di rivedere la decisione del gip e riconoscere per entrambi anche il reato di sequestro di persona. I bimbi, si legge nell'atto di appello del pm di Milano, Gianfranco Gallo, sono stati legati con "delle cinghie e costretti a stare al buio, chiusi in una stanza, come forma di punizione". Uno dei piccoli, si legge ancora nel documento firmato dal titolare delle indagini,"si è anche procurato delle ferite".

In più la procura ha chiesto che vengano disposti gli arresti domiciliari a Piroddi, per ora solo interdetto dal lavoro per un anno. Piroddi infatti, scrive Gallo, potrebbe reiterare il lavoro  "come dipendente in un altro asilo per bambini", oppure "assumere un prestanome per tornare a gestire un asilo per bambini in tenera età". Secondo il magistrato il titolare dell'asilo "non solo è consapevole delle condotte poste in essere da Ceres", ma avrebbe assunto un "ruolo attivo". Da lui "non si sente mai una parola di censura o disapprovazione dell'operato di Ceres, ma al contrario emerge compartecipazione e condivisione dei maltrattamenti perpetrati".

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