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Arte e cibo in mostra alla Triennale di Milano: apre la rassegna di Germano Celant

Giovedì 9 aprile, alla Triennale di Milano, arriva “Arts & Food”, l’esposizione pensata per l’apertura dell’Expo, che indaga l’approccio dell’arte al cibo nel corso del tempo. Il tutto interamente curato dall’esperto Germano Celant.
A cura di Federica Gullace
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Arriva alla Triennale di Milano "Arts & Food", l’esposizione interamente dedicata al cibo e all’arte. Una mostra pensata quasi in concomitanza con l’Esposizione universale, che indaga l’approccio dell’arte al cibo nel corso del tempo e che verrà ospitata nell’unico padiglione allestito fuori dal sito di Rho-Pero, con un mese d’anticipo rispetto al grande evento. Il 9 aprile, per l’esattezza, gli spazi interni ed esterni del Museo, su un’area di 7mila metri quadrati circa, vedranno schierarsi una pluralità di linguaggi visuali e plastici, oggettuali e ambientali che dal 1851, anno della prima Expo a Londra, fino a oggi hanno ruotato intorno ai temi della tavola, della nutrizione e del convivio. Come ha spiegato Claudio De Albertis, presidente del museo, un evento dalle grandi aspettative: "Le aspettative che i vertici della Triennale nutrono su "Arts & Food" sono ambiziose. Pensiamo che dei 20 milioni di visitatori dell’Expo un 20 per cento possa anche venire a vedere la mostra in Triennale. La Triennale di Milano è l’unica istituzione italiana che tratta le arti visive e applicate in modo multidisciplinare. Siamo sicuri che avremo un ottimo risultato sotto tutti i profili".

Un'esposizione pensata per l'Expo

Un viaggio nel tempo, che ruoterà attorno al tema dell’Expo "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita", intrecciandosi alle testimonianze di artisti, scrittori, film makers, grafici, musicisti, fotografi, architetti e designers che, dall’Impressionismo e dal Divisionismo alle Avanguardie storiche, dalla Pop Art alle ricerche più attuali, hanno contribuito allo sviluppo della visione e del consumo del cibo. Insomma, dagli strumenti di cucina alla tavola imbandita, dai bar alla progettazione di edifici dedicati al rituale della tavola, dalla pittura alla scultura, dal video all’installazione, tutto interamente curato dallo storico dell'arte e curatore Germano Celant, e con l’allestimento dello Studio Italo Rota, che cercherà di documentare gli sviluppi e le soluzioni adottate per relazionarsi al cibo. Come sottolineato da Celant, l’esposizione "si articolerà con un andamento cronologico che copre il periodo dal 1851 all’attualità, attraverso la creazione di ambienti dedicati ai luoghi e agli spazi del convivo, sia in ambito privato sia nella sfera pubblica".

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