Arrestato rapinatore seriale di tassisti: a tradirlo un tatuaggio sul collo
A tradirlo è stato un tatuaggio di una salamandra sul lato sinistro del collo. Così è stato scoperto e bloccato Valerio M., 36 anni romano, un rapinatore di tassisti che, insieme al complice, un 23enne milanese, ha messo a segno tre colpi negli ultimi quattro giorni. I due sono stati arrestati ieri sera in zona De Angeli, a Milano, dai carabinieri della stazione di San Cristoforo. Tutti e due hanno precedenti per rapine e il più grande era uscito dal carcere solo da qualche giorno, il 21 dicembre scorso. Il bottino delle rapine è di circa 2mila euro tra contanti e oggetti. La prima, il 3 gennaio, con il 36enne che ha chiamato personalmente il taxi e ha minacciato il conducente facendosi consegnare alla fine contanti e orologio. La seconda, il giorno dopo, si è fatto chiamare il taxi da un bar, ha usato un coltello per minacciare il conducente e gli ha rubato contanti e telefono. Ieri sera, assieme al giovane complice, ha preso il taxi in piazza De Angeli attorno alle 21, ma il tassista li ha obbligati, nonostante le loro insistenze, a sedere tutti e due sul sedile posteriore e non davanti come chiedeva uno dei due. Hanno comunque minacciato il conducente con una forbice e lo hanno costretto a consegnare loro 260 euro in contanti, poi hanno fatto scendere il conducente dal taxi e gli hanno rubato due giubbotti e due cellulari.
Il tassista ha quindi chiesto aiuto i carabinieri fornendo una descrizione dettagliata dei suoi rapinatori, descrizione che includeva il tatuaggio visibilissimo sul collo. I carabinieri sono così risaliti al 36enne e lo hanno arrestato in via Nikolajevka, nel cortile di casa sua. Il rapinatore aveva con sè uno dei cellulari rubati. Durante l'arresto dell'uomo, poi riconosciuto dalle vittime del 3 e 4 sera, nel cortile è comparso il suo complice con i due giubbotti appena rubati ed è stato arrestato anche lui. Ora sono entrambi a San Vittore accusati di rapina aggravata in concorso.