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Arrestato boss della ‘ndrangheta: si nascondeva in un’abitazione in provincia di Bergamo

L’uomo è stato rintracciato in un’abitazione anonima in provincia di Bergamo ed arrestato: era latitante dal febbraio 2017. Deve scontare una pena di ventotto anni di carcere per traffico di cocaina. Su di lui pendevano anche tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Direzione distrettuale antimafia de L’Aquila e di Reggio Calabria, nonché dal Tribunale di Pescara.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Fine della latitanza per S.C., ritenuto a capo di un ‘ndrina originaria di Brancaleone (Reggio Calabria), ma che aveva come base operativa Francavilla al Mare (Chieti), da dove viene gestita l'attività di traffico di stupefacenti e riciclaggio. L'uomo era latitante dal febbraio dello scorso anno, quando era sfuggito alla cattura nel corso dell'operazione "Design", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia de L'Aquila e condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Chieti.

Stamattina i militari dell'arma hanno fatto irruzione nel pomeriggio di ieri, martedì 31 luglio, in una abitazione anonima in provincia di Bergamo, dove il boss era stato rintracciato, e lo hanno così arrestato. L'uomo è stato condannato in primo grado a ventotto anni di carcere per traffico di cocaina dal tribunale di Chieti lo scorso mese di luglio, dopo le indagini che avevano portato all'operazione "Shot 2009". Su di lui pendevano anche tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Direzione distrettuale antimafia de L'Aquila e di Reggio Calabria, nonché dal Tribunale di Pescara a seguito delle operazioni "Sparta" e "Banco Nuovo" che erano state condotte proprio dai militari dell'arma pescaresi congiuntamente ai loro colleghi di Locri.

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