Aperitivo o caffè e cocaina: chiuso bar dello spaccio a Milano
Bastava ordinare un "Sanbitter" o "il solito" e alla cassa, al momento di pagare, si riceveva anche la dose di cocaina richiesta, pagando con disinvoltura 50 o 100 euro a seconda della quantità desiderata. Gli agenti del commissariato Scalo Romana, hanno così scoperto come il bar Manhattan in via Meda 53 a Milano, fosse in realtà la copertura di un ben più redditizia attività di spaccio.In manette il proprietario, Giuseppe Prudente pluripregiudicato di 59 anni, e i due baristi di 32 e 42 anni, anch'essi noti alle forze dell'ordine.
Prudente è un nome noto nel sottobosco mafioso meneghino: trent'anni di onorata carriera alle spalle, tra condanne e carcere. Antonio Prudente, il fratello è stato ammazzato nel 1979 nella strage al ristorante "La Strega", dagli avversari di Turatello di cui era alle dipendenze. Mentre l'altro fratello Libero Prudente, è finito in carcere nel 2010, con l'accusa di aver ucciso Sergio Cozzoli a Trezzano sul Naviglio.
Il giro di spaccio, e il "sistema" di acquisto, è stato scoperto grazie alle informazioni fornite da un cliente, che fermato all'esterno del locale dopo aver acquistato della droga, ha spiegato agli agenti come funzionava. Il bar sarebbe stato anche un vero e proprio ritrovo per malavitosi di ogni calibro, attirati qua dal carisma criminale di Prudente.