Anziani morti in case di riposo: Procura apre inchiesta su Pio Albergo Trivulzio di Milano
Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha fatto sapere che è pronto all'invio di ispettori al Pio Albergo Trivulzio, storica struttura di assistenza per anziani di Milano accusato di aver sottostimato i decessi avvenuti nelle ultime settimane tra i suoi ospiti e di aver minimizzato la possibilità che molti degli anziani avessero in realtà contratto il Covid-19. Il ministero che ha aperto una pratica interna sulla vicenda è in attesa di una valutazione dei Nas e di una risposta da parte della regione Lombardia alla quale sono state chieste delucidazioni in merito alla gestione non solo di questa ma delle tante Rsa della regione.
Intanto ieri la procura di Milano ha aperta una inchiesta a carico di ignoti per fare luce sulla vicenda così come sta accadendo per altre strutture come la don Gnocchi, la Casa famiglia ad Affori, la Sacra famiglia di Cesano Boscone e la Casa di riposo del Corvetto: sono tanti i fascicoli aperti dopo le denunce di parenti e famigliari di anziani deceduti in queste settimane di emergenza coronavirus, morti sulle quali esigono risposte chiare. In particolare in merito alla Baggina, l'accusa è quella di aver voluto nascondere la grave situazione al suo interno dove i decessi sono giunti a settanta, non diciannove come spiegato dalla stessa struttura anche a Fanpage.it. Decessi giustificati come bronchiti perlopiù così come denunciato da alcuni sindacalisti e riportato da Repubblica.it. Inoltre sarebbe stato vietato l'utilizzo di mascherine per il personale dipendente rischio l'esonerazione.
Fontana: Se ci saranno responsabilità da accertare vedremo
In una nota ufficiale il Pio Albergo Trivulzio ha fatto sapere che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nel primo trimestre 2020 i decessi sono stati solo cinque in più: 170 contro 165, mentre nel mese di marzo 2020 al PAT sono risultati 18 decessi in più rispetto al corrispondente mese del 2019. "Una situazione che non si configura come strage nascosta ma conferma che al Pat non vi sia una situazione fuori controllo", il commento della dirigenza. I dati sarebbero stati confermati anche dall'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera questa mattina, mentre il presidente Lombardo ha fatto sapere che chiederà un rapporto dalla dirigenza del Pat: "Il Pio Albergo Trivulzio di Milano ha una gestione congiunta con il Comune di Milano – ha spiegato – tanto è vero che nominiamo insieme i consiglieri di amministrazione. Se ci saranno decisioni da prendere o responsabilità da accertare vedremo".
I decessi nelle altre strutture gestite dal Pat
Il Trivulzio gestisce un'altra casa di riposo a Milano e una a Merate, in provincia di Lecco. Nella seconda struttura milanese del Trivulzio, la residenza Principessa Jolanda che ospita 95 anziani, a marzo ci sono stati 7 decessi riconducibili al Coronavirus, mentre restano in osservazione 26 ospiti con sintomatologia dubbia. La comparazione dei decessi tra il primo trimestre 2019 e lo stesso periodo 2020 mostra che lo scorso anno morirono 13 ospiti, mentre quest'anno ne sono morti 15. Dove invece la situazione sembra più critica è a Merate, presso l'istituto Frisia che ospita 234 anziani. Nel mese di marzo ci sono stati 34 decessi, di cui 23 sono da attribuire al Covid-19. Restano in osservazione 86 ospiti con sintomatologia dubbia: in questo caso la comparazione tra i primi trimestri del 2019 e del 202 mostra che quest'anno ci sono stati molti più decessi a Merate, 47 contro i 30 dello stesso periodo dello scorso anno.