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Anziana con larve nelle piaghe al Trivulzio: 8 medici e infermieri a processo

Rischiano fino a sei anni di carcere i sette tra medici e infermieri rinviati a giudizio con l’accusa di abbandono di persona incapace, in relazione al caso di una 97enne ricoverata al Pio Albergo Trivulzio per una riabilitazione e dimessa con gravi piaghe da decubito e con un’infezione provocata dalle larve di mosche carnarie a una gamba.
A cura di Va.Re.
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Saranno processati con l'accusa di abbandono di persona incapace sette tra medici e infermieri del Pio Albergo Trivulzio di Milano. Sono loro che si dovevano occupare secondo l'accusa della salute e del benessere di un'anziana donna di 97 anni, ricoverata il 26 agosto nel 2013 nel reparto ‘Merlo' della struttura sanitaria per la riabilitazione a seguito di una frattura, e che qui sarebbe stato di fatto abbandonata a se stessa, tanto da essere dimessa con piaghe da decubito e addirittura con un'infezione provocata dalle larve della mosca carnaria ad una gamba.

La vicenda è stata ricostruita oggi dal quotidiano la Repubblica, che riporta le ragioni che hanno portato il pubblico ministero Tiziana Siciliano a chiedere al rinvio a giudizio per il personale medico , che ora rischia una condanna fino a sei anni di carcere. Per gli inquirenti le "omissioni e l'incuria", ai danni della donna "incapace per malattia a provvedere a se stessa", avrebbero provocato"l'aggravarsi delle lesioni da decubito presenti all'atto del ricovero, con l'insorgenza di ulteriori lesioni al ginocchio sinistro con la presenza di larve vive". Una settimana dopo le dimissioni dal Trivulzio la donna è deceduta.

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