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Annullata mostra sulla Shoah: c’erano anche foto di bambini palestinesi

“Shoah di ieri e shoah di oggi” era la mostra che esponeva foto sia dei bambini dei campi di concentramento nazisti, sia dei coetanei da Gaza.
A cura di Danilo Massa
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Striscia di Gaza, ottobre 2014 (Foto Getty Images).
Striscia di Gaza, ottobre 2014 (Foto Getty Images).

La mostra prevista per il 27 gennaio si chiamava "Shoah di ieri e shoah di oggi", ma è stata eliminata dopo le lamentele della comunità ebraica locale. L'evento organizzato dall’associazione Il filo della memoria si sarebbe dovuto svolgere nella libreria "Il Segnalibro" di Magenta, in provincia di Milano, e, come da titolo, voleva ricordare che la funzione della memoria era appunto quello di non ripetere gli stessi errori del passato. Un obiettivo che veniva reso affiancando le immagini dei bambini nei campi di concentramento della Seconda guerra a quelli dei loro coetanei oggi, sulla Striscia di Gaza.

E' il Pd a farsi portavoce delle lamentele della comunità ebraica. E' stato infatti l'onorevole Emanuele Fiano a rivolgere una lettera con le istanze degli ebrei di Magenta alle autorità locali, le quali hanno appunto deciso di revocare l'evento, inizialmente patrocinato dal Comune. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, Daniele cohen, assessore alla cultura della comunità ebraica di Milano, di cui è vicepresidente vicario, ha ringraziato: "sottoscrivo parola per parola la lettera dell’onorevole Fiano e ringrazio la sensibilità mostrata da Magenta nell’eliminare quella mostra, uno scivolone frutto di un’iniziativa arrivata dal basso. Avendola esposta si sarebbe corso il rischio di fare mal informazione e confusione su due piani storici e di consistenza differenti".

Khader Tamimi, presidente della Comunità Palestinese della Lombardia e pediatra, criticando la decisione del comune, ha sottolineato lo spirito dell'iniziativa: "dobbiamo mettere bene in mente le immagini terribili della Shoah per evitare che accada ancora una simile disgrazia. Ma non possiamo chiudere gli occhi sulle barbarie che ancora si compiono. Inutile parlare di diritti dell’uomo se poi, per paura di essere etichettati come antisemiti, non si ha il coraggio di ammettere che oggi sono in atto massacri contro interi popoli". Intanto Manuela Morani, libraia de Il Segnalibro ed ideatrice della mostra, si dice scossa per la "posta intasata da messaggi di odio nei miei confronti" e, aggiunge, "non pensavamo di offendere mostrando sia i volti dei bambini del campo di concentramento di Terezin che i volti dei bambini del campo profughi Jenin: in entrambe le situazioni i diritti sono negati".

La Giornata della memoria, istituita per legge il 27 gennaio, deve essere dedicata esclusivamente all'olocausto degli ebrei, secondo il vicesindaco di Magenta Razzano: "Parlare dei bambini palestinesi il 27 gennaio non è opportuno in quanto è un dramma diverso dal punto di vista storico e di dimensione". Tuttavia, assicura ancora il vicesindaco, passata la ricorrenza stabilita dalla Legge del 20 luglio 2000 n. 211, si potrà organizzare la mostra.

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