Allontanata da una festa in piazza perché indossa il burqa
Indossava il burqa integrale, quello che copre quasi interamente il volto lasciando spazio solo per gli occhi, la donna che è stata allontanata da una festa di piazza a Corsico, nel Milanese, perché a viso coperto. Questioni di sicurezza, la discriminazione etnica non c'entra, assicura la vicesindaco leghista di Corsico, Flavia Perrotta, che insieme agli agenti della polizia municipale ha raggiunto la donna, seduta tra la folla e l'ha pregata di scoprirsi il volto, o in caso contrario, di abbandonare la manifestazione.
"Quando le abbiamo spiegato il motivo di una simile richiesta che, ovviamente, non ha nulla a che vedere con la loro fede e la loro cultura – spiega a Il Giorno, Flavia Perrotta – la donna è stata molto comprensiva e gentile. Non volendo scoprire il volto, si è alzata, ci ha salutato e si è allontanata. Una scelta che rispettiamo ma che va in conflitto con quello che è l’ordinamento italiano. La cultura e la religione delle persone che ospitiamo non possono prescindere dalle regole della nostra comunità. Regole che devono essere rispettate da tutti".
La legge cui fa riferimento il vicesindaco è la 152 del 22 maggio del 1975. Tuttavia precisa – l'esponente della giunta, all'evento erano presenti altri cittadini di origini straniere tra i quali anche donne che indossavano il velo, con il volto scoperto e in vista.