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Allarme nei pronto soccorso milanesi: i pazienti attendono mezz’ora in ambulanza

Secondo quello che emerge dagli ultimi dati, i pazienti trasportati al pronto soccorso degli ospedali milanesi attendono in media 29 minuti nella barella dell’ambulanza prima di entrare in ospedale.
A cura di En.Ta.
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I pazienti trasportati al pronto soccorso degli ospedali milanesi attendono in media 29 minuti nella barella dell'ambulanza prima di entrare in ospedale. Nelle altre province lombarde (Brescia, Bergamo, Sondrio, Pavia, Cremona e Mantova) i mezzi vengono liberate in 10 minuti, mentre a Varese, Como e Lecco in 15 minuti. Questo emerge da alcuni dati riportati questa mattina da Corriere.it. Un problema per i pazienti, che ritardano l'ingresso in ospedale, ma anche per le ambulanze che non possono ripartire e tornare in servizio. Mercoledì scorso, proprio su questo tema si è svolto un vertice all'Agenzia di tutela della Salute convocato dall’Azienda regionale Emergenza-Urgenza, l'azienda che coordina i 118. Presenti al tavolo i dirigenti dei Pronto soccorso degli ospedali pubblici della città: Fatebenefratelli-Sacco; Santi Paolo e Carlo; Policlinico; Niguarda; Pini-Cto.

La causa del problema è il sovraffollamento dei riparti di Pronto Soccorso, "un sovraffollamento ormai è cronico e diffuso", dice Maria Antonietta Bressan, presidente della Società italiana di medicina di emergenza ed urgenza (Simeu) della Lombardia e responsabile del Pronto soccorso del San Matteo di Pavia, che spiega:

"I motivi sono almeno tre. La numerosità dei pazienti in ingresso, spesso anche non gravi ma in cerca di risposte immediate. I tempi lunghi dello svolgimento degli esami perché è cambiato il modo di lavorare dal sistema admit to work (si ricovera per studiare il paziente), al sistema work to admit (lavoro prima di ricoverare/dimettere). Infine la riduzione dei posti letto nei reparti crea il collo di bottiglia in Pronto soccorso perché i malati non riescono a essere smaltiti nelle Medicine. Il risultato è l’attesa di ore, anche giorni".

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