Allarme “bocconi avvelenati” nel Bresciano: già 20 i cani colpiti

Sono diventati dei veri e propri campi minati ormai alcuni parchi di Iseo, nel Bresciano, cosparsi di bocconcini avvelenati, già diventati letali per un buon numero di cani. Sarebbero una ventina, infatti gli animali colpiti negli ultimi mesi in varie aree del paese, da Forest fino alle altre zone collinari, ma anche nel centralissimo parco delle Rimembranze e lungo via Per Rovato. Così, dopo che lo scorso venerdì è morto Barbaino, un meticcio di pastore di due anni, lunedì è scattato nuovamente l’allarme. Ultima vittima Peggy, una meticcia di circa due anni, attualmente sottoposta a cure intensive in uno studio veterinario del paese dopo aver ingoiato una polpetta avvelenata.
I proprietari: "È ora di finirla"
Una situazione divenuta ormai ingestibile, da tempo denunciata dai proprietari degli animali. Così come ha fatto Silvia Belotti, proprietaria di un negozio di toelettatura per animali e volontaria nei canili del Bresciano, che da mesi segnala la situazione alle autorità: "L’attenzione non basta noi siamo sempre stati sul chi va là. A Iseo sono anni che succedono queste cose. Eppure è capitato. Barbaino ha mangiato un boccone avvelenato con il lumachicida. È successo nel posto dove si è sentita male anche Peggy. Ora la speranza è che la piccola si riprenda. Fortunatamente quando i suoi padroni se ne sono accorti si sono recati dal veterinario che dista meno di cinque minuti da dove sono accaduti i fatti. Per poter salvare animali che hanno assunto lumachicida bisogna intervenire immediatamente. La piccola ha convulsioni e spasmi atroci. È ora di finirla".
"Spargere bocconi avvelenati è un reato"
Silvia lancia un appello non solo agli agenti, ma soprattutto ai cittadini: "A tutti ricordo che spargere bocconi avvelenati è un reato. Noi abbiamo portato un certificato che attesta come è morto Barbaino. Basta per sporgere querela contro ignoti. Invito chiunque abbia perso un cane o altro animale per il veleno a andare al comando dei vigili di Iseo, che mi hanno promesso di prendersi a cura la questione. Ora – prosegue Silvia – siamo stanchi, ma non ci fermeremo qui e scopriremo chi sono le persone, perché pensiamo si tratti di un gruppo organizzato, che stanno facendo questo. A Iseo quasi tutte le famiglie hanno un cane. Arrivano migliaia di turisti. Non vogliamo che succeda qualcosa a un solo altro animale. Oltre tutto qui ci sono anche non vedenti con cani guida. E loro non possono certo vedere cosa mangia il cane. I bocconi, da ultimo ma non certo in ordine d’importanza, vengono sparsi dove passano molti bambini. Dobbiamo aspettare che si consumi una tragedia annunciata?".