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Covid 19

All’alba del 46esimo giorno l’abbraccio ideale degli infermieri ai pazienti dell’ospedale di Cremona

Una foto che simboleggia un abbraccio ideale, quello che infermieri e operatori socio sanitari del Pronto Soccorso dell’ospedale di Cremona hanno voluto donare ai pazienti del nosocomio: lo scatto è stato fatto dalla dottoressa Francesca Mangiatordi all’alba del 46esimo giorno dall’inizio della pandemia.
A cura di Chiara Ammendola
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Un abbraccio ideale, un gesto simbolico che gli infermieri e gli operatori socio sanitari del Pronto Soccorso hanno voluto dedicare a tutti i pazienti dell'ospedale di Cremona: a immortalare questo momento alcuni scatti della dottoressa Francesca Mangiatordi, medico del Pronto Soccorso, poi condivisi sulla pagina dell'Asst di Cremona. A fare da cornice all'abbraccio simbolico creato da una catena umana un'alba, quella della 46esimo giorno dall'inizio della pandemia di coronavirus: "Dopo il turno di notte, all’alba del quarantaseiesimo giorno da quando è iniziata l’emergenza, gli Infermieri e gli Oss del Pronto soccorso dell’Ospedale di Cremona hanno deciso di compiere un gesto simbolico dedicato a tutti i pazienti – si legge nella didascalia del post condiviso su Facebook – un grande abbraccio ideale dalla pista dell'elisoccorso rivolto all’ospedale".

A Cremona ad oggi sono 4.260 i contagi da coronavirus, si tratta di numeri che collocano la provincia tra le più colpite dopo Milano, Bergamo e Brescia: ieri nel consueto appuntamento quotidiano per informare i lombardi sui numeri della pandemia l'assessore al Welfare Giulio Gallera ha fatto sapere che in tutta la regione Lombardia sono 51.534 i casi di contagio accertati: le persone ricoverate in ospedale sono 11.914, mentre in terapia intensiva ce ne sono 1.343. Cresce il numero totale dei dimessi, salito a 13.863. I decessi sono arrivati a quota 9.202.

Questa mattina il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha ribadito come "i dati ci stanno dando ragione" invitando i cittadini a "non abbassare la guardia" perché "queste ultime settimane sono assolutamente decisive per la risoluzione del problema". Il governatore lombardo, che non specifica quante siano effettivamente le settimane rimanenti per la teorica risoluzione dell'emergenza, ha parlato anche di eventuali allentamenti dei divieti: "Su questo lascio che siano gli scienziati a decidere", anche Fontana chiederà ai medesimi di "tenere conto delle necessità che la nostra società ha di ricominciare una vita". Insomma, la ripresa ovviamente ci sarà anche se non si sa bene e quando: "Cambiando un po' gli stili di vita", suggerisce Fontana, "consentendo un graduale" ritorno alla vita quotidiana.

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