Alessandro Zigliani morto su lavoro il primo maggio: tre indagati per omicidio colposo
Tre persone sono indagate per la morte di Alessandro Zigliani, il muratore 50enne di Torre Pallavicina, nel Bergamasco, deceduto sul lavoro il primo maggio scorso in un'azienda agricola vicino a Cortemaggiore, nella Bassa piacentina. Come riporta Il Corriere della sera, sulla vicenda la procura di Piacenza ha aperto un fascicolo e iscritto tre nomi nel registro degli indagati. L'accusa alla quale dovranno rispondere è quella di omicidio colposo e lesioni colpose. Sono in corso le indagini dei carabinieri e dell'Ispettorato del lavoro che dovranno accertare cosa sia avvenuto nel cantiere, e se siano state rispettate tutte le procedure di sicurezza necessarie. Nel frattempo l'autorità giudiziaria ha disposto l'autopsia sulla salma che sarà svolta oggi, martedì 7 maggio, all'ospedale di Parma. I risultati degli esami autoptici serviranno a far luce sulle cause del decesso. In seguito, terminati gli esami, il corpo sarà restituito alla famiglia e celebrati i funerali.
Alessandro Zigliani morto sul lavoro
Alessandro Zigliani è morto sul lavoro nel primo pomeriggio del primo maggio, proprio nella giornata in cui si celebra la ricorrenza della festa dei lavoratori. Il 50enne è deceduto a causa di un infortunio. Si trovava all'opera insieme a due suoi colleghi in un'azienda agricola vicino Cortemaggiore, nella Bassa piacentina, per demolire uno stabile utilizzato per il bestiame quando, improvvisamente, è stato travolto da un blocco di cemento che ha fatto crollare tutta la struttura. L'impatto è stato molto violento e nonostante i tentativi di soccorso, non c'è stato purtroppo niente da fare per salvargli la vita. Trasportato con urgenza in ospedale di Parma, è deceduto durante la notte a seguito dei gravi traumi e ferite riportati. Alessandro, marito e padre, lascia una moglie e due figli.