Alessandro Fiori, l’autopsia: in testa ha un profondo solco, possibile omicidio
Sulla parte posteriore del cranio di Alessandro Fiori c'è un profondo solco, come di un fendente. Il manager 33enne di Soncino, Cremona, ritrovato morto nelle acque del Bosforo a Istanbul, potrebbe essere stato ucciso. I risultati dell'autopsia, effettuata oggi all'istituto di Medicina legale di Milano dall'anomopatologa Cristina Cattaneo, non escludono l'omicidio. La ferita alla testa potrebbe essere stata causata da un corpo contundente, anche se ulteriori analisi dovranno confermare o smentire quella che allo stato attuale delle indagini è soltanto un'ipotesi. Quel colpo è stato sferrato da qualcuno? Oppure è il risultato dell'urto con qualche roccia? Qualcuno ha spinto Fiori in acqua, è caduto da solo oppure qualcuno lo ha ucciso prima di gettarlo nel Bosforo? Sono questi gli interrogativi a cui cercheranno di rispondere i pm della procura di Roma, che è titolare dell'indagine sulla morte del giovane.
Il corpo del ragazzo è rientrato in Italia dalla Turchia lo scorso 31 marzo. Il 12 marzo Fiori era atterrato a Istanbul dove sarebbe dovuto restare due giorni per una brevissima vacanza. E' scomparso poche ore dopo il suo arrivo. Il 15 marzo è stato ricoverato in un ospedale della città, ma per il momento non sono stati rivelati dettagli sul motivo dell'ospedalizzazione. I medici lo hanno visitato il giorno dopo. Nelle stesse ore il suo smartphone e i suoi documenti di identità venivano ritrovati dentro un cesto della spazzatura. Il suo corpo è stato notato nell'acqua da alcuni passanti la sera del 28 marzo. Era in riva al mare, nella zona di Sarayburnunei, vicino al palazzo di Topkapi. Il cranio era completamente fracassato e per l'identificazione della salma è stata necessaria la comparazione del dna del cadavere con quello del padre di Fiori.