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Al via centralino “antigender” in Lombardia: ironia e proteste organizzate via social

Ricomincia l’anno scolastico in Lombardia e apre anche il tanto discusso centralino “antigender” gestito dall’Associazione genitori cattolici. Protestano associazioni e studenti: ironia e scherzi telefonici per intasare le linee organizzati su Facebook.
A cura di Valerio Renzi
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È diventato operativo oggi il tanto discusso centralino "anti gender" finanziato con 30.000 euro dalla Regione Lombardia, non a caso in coincidenza con l'avvio del nuovo anno scolastico. Al numero 800.318.318 risponderanno i volontari di un'associazione di genitori cattolici (l'Age) che gestirà anche uno sportello d'ascolto. Una scelta che, nonostante le critiche delle associazioni Lgbtq, è difesa a spada tratta dall'assessore leghista alle Culture, le Identità e le Autonomie Cristina Cappellini, che ha anche inviato una lettera a Delia Campanelli (direttrice dell'ufficio scolastico regionale) affinché "tutti i dirigenti scolastici, le famiglie e gli studenti, siano messi a conoscenza del nuovo servizio offerto dalla Regione".

Intanto annunciate le prime iniziative di monitoraggio. "Chiameremo in tanti e cercheremo di capire come il servizio sarà sviluppato", spiega Fabio Pellegatta, dell'Arcigay. La paura è che il centralino e lo sportello siano utilizzati per bloccare le iniziative di educazione alle differenze e qualsiasi momento formativo in cui si parli di omosessualità.

Ironia su Facebook e proteste annunciate

Su Facebook è spuntato l'evento "Fare scherzi telefonici a Regione Lombardia sostenendo di essere il Gender". Un'iniziativa per il prossimo 1 ottobre promossa da Unione degli studenti Lombardia e dalla Rete della conoscenza Milano. Gli studenti hanno anche promosso un'assemblea pubblica per mercoledì 14 settembre alle 18.30 presso la sede dell'associazione LatoB, a cui sono invitiati "tutti i cittadini, le associazioni, i gender, chiunque sia interessato è invitato a partecipare.

Ecco le ironiche istruzioni diffuse dagli studenti per chiamare il centralino: "Ti si è intasato il lavandino? Va male il wifi? Sono troppi gli esami a settembre? Ti puzzano le calze? I tuoi amici si vestono con dubbio gusto estetico? Non c'è problema, Maroni e Regione Lombardia hanno la soluzione per te! Con 30mila euro di fondi pubblici ora esiste il Telefono Antigender! Istruzioni per l'uso:1. Chiama il numero verde che a breve verrà comunicato; 2. Per ottenere aiuto, dì per prima cosa di essere il Gender. (Maroni si sente solo, gli farà piacere pensare di aiutare il suo amico immaginario). 3. Raccontagli i tuoi problemi!".

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