Al Quaeda in Sardegna, resta in carcere l’imam di Bergamo
L’imam Hafiz Muhammad Zulkifal, 43 anni, pakistano, resta in carcere. Arrestato lo scorso 24 aprile con l’accusa di essere il capo spirituale di una presunta cellula di Al Qaeda con base operativa in Sardegna. oggi 22 maggio il tribunale del Riesame di Cagliari ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dal difensore, l’avvocato Omar Massimo Hegazi. Secondo le indagini della Dda di Cagliari, coordinate dal pm Danilo Tronci, una nuova pista investigativa legherebbe Zulkifal agli attentati di Stoccolma del 2010. Tre ore prima delle due esplosioni che l’11 dicembre del 2010 provocarono un morto e diversi feriti, l’imam Sulkifal avrebbe fatto una telefonata durante la quale avrebbe sostenuto di avere necessità di chiamare in Svezia dove erano già pronti dei “puri”. Zulkifal era l’imam della moschea di Zingonia nella Bassa Bergamasca. Era lui, nel 2010, il destinatario della telefonata dal Pakistan, fatta da una persona non identificata, in cui si parlava della necessità di "pensare al loro Papa…".