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Infortunio sul lavoro ad Agrate Brianza: operaio di 49 anni colpito da una barra di cemento, è grave

Un operaio di 49 anni è rimasto gravemente ferito all’interno di un cantiere ad Agrate Brianza. Una sbarra di cemento lo ha colpito alla testa, al torace e al volto. I soccorsi sono stati subito allertati: sul posto sono state inviate un’automedica e un’ambulanza, che hanno trasportato l’operaio all’ospedale San Raffaele di Milano in codice rosso.
A cura di Luca Giovannoni
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(Immagini di repertorio)
(Immagini di repertorio)

Drammatico infortunio sul lavoro all'interno di un'azienda di Agrate Brianza specializzata nella produzione di componenti elettronici a semiconduttore. È accaduto nel primo pomeriggio di lunedì 25 novembre, quando un operaio di 49 anni, dipendente di una società esterna che stava lavorando a un cantiere all'interno della ditta brianzola, è rimasto gravemente ferito da una sbarra di cemento che lo ha colpito alla testa, al torace e al volto. I soccorsi sono stati subito allertati: sul posto sono state inviate un'automedica e un'ambulanza, che hanno trasportato il ferito all'ospedale San Raffaele di Milano.

La dinamica dell'incidente

Sul luogo dell'incidente sono intervenuti anche i tecnici dell'Ats e gli agenti della polizia locale di Agrate Brianza, che indagano per comprendere la dinamica dell'incidente. Da quanto risulta da una prima ricostruzione, il blocco di cemento avrebbe colpito l'operaio nel momento in cui il personale stava effettuando delle operazioni per spostarlo e posizionarlo a terra nell'area che delimita il cantiere. L'infortunato ha raggiunto in codice rosso il pronto soccorso. Da quanto risulta il 49enne non dovrebbe trovarsi in pericolo di vita, ma avrebbe comunque riportato diverse lesioni e una probabile frattura alla spalla.

Anno drammatico per gli incidenti sul lavoro

Lo scorso settembre i sindacati avevano denunciato un consistente aumento degli infortuni sul lavoro, in base ai dati forniti dall'Ats, rispetto allo stesso periodo del 2018. I numeri parlavano di un aumento del 61 per cento rispetto al settembre del 2018. Un aumento delle vittime che fa riflettere e su cui anche i rappresentanti dei lavoratori avevano espresso il loro dissenso, invocando una maggior sicurezza sui luoghi di lavoro.

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