Aggressioni con acido, per la procura il bimbo di Alex e Martina deve andare in adozione

Martina Levato e Alexander Boettcher, l'ex "coppia dell'acido" di Milano, hanno una "irreversibile incapacità genitoriale". Lo ha deciso la procura minorile di Milano, che presenterà a breve le sue conclusioni al tribunale per i minorenni del capoluogo lombardo. Spetterà ai giudici milanesi l'ultima parola sul destino di Achille, il piccolo nato nell'agosto 2015 dalla relazione tra i due ex amanti, condannati in primo e secondo grado (assieme al complice Andrea Magnani, per lui una condanna in primo grado) per una serie di gravi aggressioni con l'acido compiute a Milano.

Il bambino è nato quando i suoi genitori si trovavano già in carcere. Il piccolo è stato quindi affidato a una comunità protetta, e una volta a settimana ha potuto incontrare la madre. Già una perizia disposta dai giudici aveva escluso la "capacità genitoriale" di Martina e Alexander, sottolineando inoltre come nemmeno i nonni materni e la nonna paterna del bambino potessero essere idonei ad accudirlo. Questo nonostante le dichiarazioni di Martina, che da tempo sembra essersi "liberata" dalla soggezione nei confronti dell'ex amante (con Alex difatti il rapporto si sarebbe concluso) e aveva detto ai giudici di essere disposta "a tutto" pur di stare col proprio figlio.

Adesso anche gli avvocati che rappresentano Martina e Alexander dovranno depositare le loro memorie presso il tribunale dei minorenni, che si pronuncerà sul futuro del piccolo Achille, che nel frattempo ha compiuto un anno.