Aggressione razzista a Milano, giovane lavoratore picchiato dal branco perché filippino
"Filippino di m…", gli hanno urlato così prima di colpirlo con una testata al naso e poi picchiarlo nuovamente e intimargli di non reagire "altrimenti sarebbe stato peggio per lui". Un'aggressione a sfondo razzista avvenuta a Milano nella notte tra venerdì e sabato scorso in zona Pagano, il giovane Junver, 30 anni, aveva appena terminato il suo turno di lavoro al McDonald's quando ha raggiunto la fermata del bus notturno sostitutivo della M1 a Pagano: è qui che ha trovato ad attenderlo un gruppo di ragazzi che non aveva mai visto prima e che lo ha subito preso di mira.
Nessuno dei presenti è intervenuto per difendermi
Alla sua vista infatti uno del branco gli ha urlato "Filippino di m…", a quel punto il giovane lavoratore ha chiesto rispetto per le sue origini. Una risposta che ha scatenato nuovamente la furia del branco che dopo averlo accerchiato lo ha colpito nuovamente e poi minacciato di non reagire. A salvarlo è stato l'arrivo dell'autobus a bordo del quale sono saliti tutti, vittima e aggressori, questi ultimi però intimando al 30enne filippino di coprirsi il volto in modo tale da non far vedere a nessuno di essere ferito. Un viaggio in bus fino alla sua fermata che ha vissuto nel terrore di poter essere aggredito nuovamente, cosa che per fortuna non è accaduta. Il giorno dopo Junver ha deciso di andare in ospedale al San Carlo per farsi medicare e subito dopo col referto del medico e una prognosi di 15 giorni si è recato dai carabinieri per sporgere denuncia: "C'erano altre persone presenti alla fermata che hanno assistito all'aggressione ma nessuno è intervenuto – spiega il dipendente dell catena di Fast Food – credo abbiano avuto paura. Non ho mai avvertito una sensazione così spiacevole".
Denunciare per contrastare ogni forma di razzismo
Junver vive a Milano, dove è giunto con la sua famiglia dalle Filippine vent'anni fa. Finora non aveva mai subito aggressioni o offese a sfondo razzista: delegato sindacale della Filcams-Cgil e dipende al McDonalds ora il 30enne ha deciso di denunciare l'accaduto per far sì che "venga fatta giustizia e per contrastare ogni forma di razzismo e intolleranza". "Quanto accaduto è estremamente grave e sottolinea il clima di odio e intolleranza che continua a crescere nel nostro Paese, fomentato anche da una becera propaganda politica della destra", accusano Cgil, Cisl e Uil.