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Aggredito con l’acido, Alex minacciava un’amica di Martina: “Sono l’uomo del diavolo”

“Ciao, sono l’uomo diavolo (…) non contrastare il malvagio (…) a me la vendetta”, avrebbe scritto Boettcher a un’amica di Martina Levato in un messaggio su Whatsapp.
A cura di En.Ta.
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Alexander Boettcher avrebbe minacciato le amiche di Martina Levato che si rifiutavano di dargli informazioni sui ragazzi che lei aveva frequentato, anche per brevissimo tempo. Questo ha raccontato durante il processo un'amica della studentessa. In un messaggio su Whatsapp, ha spiegato la giovane, Alex le avrebbe scritto: "Ciao, sono l'uomo diavolo (…) non contrastare il malvagio (…) a me la vendetta". E ancora: "Deve nascere la ragazzina che mi prende in giro" e "occhio per occhio, dente per dente". Nei mesi precedenti Levato, ha raccontato la testimone, le aveva mandato una serie di messaggi, probabilmente scritti da Boettcher, con "domande insistenti" relative al rapporto fugace che la stessa bocconiana aveva avuto con Giuliano Carparelli, il ragazzo che l'8 febbraio 2014 schivò il lancio di acido in una discoteca di Milano. L'amica di Martina ha raccontato anche che Boettcher avrebbe minacciato anche un'altra amica della giovane: "Alexander – ha chiarito – aveva detto a lei e Martina che dovevano interrompere la loro amicizia oppure, in alternativa, lui avrebbe avuto un rapporto con Manzo e Levato doveva stare a guardare".

Poco prima queste rivelazioni della ragazza, altri due testimoni avevano descritto come il lancio di acido sul volto di Pietro Barbini, il 28 dicembre 2014, fosse sembrato a loro un "gavettone" d'acqua. "Ho visto una ragazza con una specie di bicchierone in mano che sorrideva. C'erano altre due persone e avevano tutti un atteggiamento come se stessero festeggiando qualcosa, un atteggiamento quasi ludico", hanno raccontato. Nessuno "si era reso conto della gravità di quel che stava accadendo. Ho visto del liquido volare verso destra, non ho visto chi lo lanciava ma prima avevo notato una ragazza che sorrideva".

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