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Adescamenti, pedopornografia e sexting: la Lombardia la regione con più reati contro minori via web

Reati online contro i minori in aumento in Lombardia: a denunciarlo è Telefono Azzurro attraverso una ricerca commissionata in occasione della giornata mondiale della sicurezza in Internet, istituita l’11 febbraio in oltre 100 Paesi. Adescamento da parte di un adulto, pedopornografia online, sexting e cyberbullismo i reati maggiormente perpetrati da parte degli adulti.
A cura di Redazione Milano
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È un triste primato quello della Lombardia che è la regione dalla quale è giunta la maggior parte di richieste d'aiuto in fatto di problemi legati al mondo digitale al Telono Azzurro: si tratta di veri e propri reati contro i minori perpetrati tramite web da parte di adulti e non solo. Adescamento da parte di un adulto, pedopornografia online, sexting, ossia lo scambio di foto o video dal contenuto sessuale più o meno esplicito tramite chat o social network e cyberbullismo. A diffondere i dati lo stesso Telefono Azzurro in occasione della giornata mondiale della sicurezza in Internet, istituita l'11 febbraio in oltre 100 Paesi: le vittime sono perlopiù ragazzi tra gli 11 e i 14 anni d'età, seguiti da quelli tra i 15 e i 17 anni e infine i più piccoli, sotto i 10 anni, mentre i responsabili dei reati sono prevalentemente adulti che le vittime non conoscono, mentre in pochi casi si tratta di conoscenti.

Proprio ieri si è svolto il convegno "Rendere il web un posto più sicuro", all'Università Cattolica di Milano dove tra gli altri è intervenuta anche la ministra per l’Innovazione e la Digitalizzazione, Paola Pisano, che ha dichiarato: "Abbiamo istituito un gruppo di lavoro insieme al dipartimento per l’Editoria, al ministro della Giustizia, al ministro della Famiglia, per studiare il fenomeno dell’odio online e riuscire a immaginare possibili soluzioni. Questo è un fenomeno che va studiato con attenzione. Ci siamo resi conto che non bastano le leggi e i divieti per avere l’effetto desiderato". "È necessario affrontare il tema del rapporto dei bambini e degli adolescenti con il digitale con competenze sempre più specifiche, trasferendo tali competenze anche nella formazione dei professionisti e della società civile", ha spiegato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro. "Abbiamo bisogno di percorsi di educazione digitale – il commento della professoressa in Psicologia dello sviluppo, Simona Caravita – è necessario fondare una nuova dimensione etica, partendo dal vedere l’altro, anche online".

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