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Addio ai libri cartacei, “La Libreria dei Ragazzi” di Milano va online

La “Libreria dei ragazzi” di via Tadino a Milano sbarca nell’online: 25mila titoli in catalogo e l’obiettivo di creare una community di lettori. La presidente Gorgani: “Vogliamo favorire il protagonismo di bambini e ragazzi”.
A cura di Federica Gullace
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Bambini, genitori e insegnanti possono dire addio ai libri cartacei. La "Libreria dei ragazzi" di Milano apre la sua "filiale" digitale: ben 25mila titoli in catalogo, con l'obiettivo di creare una vera e propria community online di lettori, anche attraverso un portale di e-commerce. La Libreria dei ragazzi, oggi in via Tadino, è stata aperta circa 30 anni fa da Roberto Denti in via Unione. A curare i testi online, una numerosa squadra di esperti librai, specializzati soprattutto nella letteratura per l’infanzia, come Simonetta Bitasi, Paolo Zannoner, Pierdomenico Baccalario e Gianna Vitali. Renata Gorgani è stata eletta presidente della parte online. Ora, in attesa dei contributi che i giovani lettori potranno fornire alla piattaforma, il sito consente già la navigazione tra tutti i titoli di libri per bambini e ragazzi presenti sul mercato italiano grazie ad un metodo efficace, intuitivo e di semplice utilizzo, nel quale è possibile effettuare la ricerca desiderata a seconda di alcuni criteri come età, genere e prezzo, proprio come se si dovesse scegliere un libro dallo scaffale di una libreria.

La "Libreria dei ragazzi" va online: 25mila titoli

La presidentessa Gorgani, durante la presentazione del sito, ha così illustrato obiettivi e motivazioni che hanno spinto alla creazione della piattaforma online: "Chi compra un libro per il figlio o vuole far leggere alla sua classe un testo cerca innanzitutto un consiglio informato di un esperto che aiuti a orientarsi in un mondo molto variegato. Questo vogliamo fare: per ogni libro ci sono sul sito recensioni, informazioni pratiche e presto anche immagini di alcune pagine. Poi l'obiettivo è favorire il protagonismo dei nostri utenti, in primis i bambini e i ragazzi che potranno lasciare le loro osservazioni e rilanciarle attarverso i social network. Miriamo a diventare una community vera e propria, qualcosa che in Italia prima non esisteva".

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