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Accusato di abusi sessuali: padre scagionato dopo anni grazie al diario segreto della figlia

Scagionato dopo anni dall’accusa di abusi sessuali grazie al diario segreto della figlia. Un uomo di 50 anni è stato assolto dal tribunale di Lodi con formula piena perché “il fatto non sussiste” dall’accusa di molestie nei confronti della figlia, che aveva nove anni all’epoca dei fatti. Nel taccuino con i suoi pensieri la ragazzina aveva annotato: “Solo quando racconto certe cose tutti mi sono vicini”.
A cura di Redazione Milano
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Il tribunale di Lodi ha assolto un uomo di 50 anni dall'accusa di abusi nei confronti della figlia dopo anni, perché il fatto non sussiste. L'incubo dell'uomo era iniziato nel 2014 con l'accusa di maltrattamenti e abusi sessuali nei confronti della figlia, che all'epoca aveva nove anni. Decisivo per scagionarlo è stato il diario segreto della bambina, che tra pensieri e disegni aveva scritto: "Solo quando racconto certe cose tutti mi sono vicini". Il taccuino, secondo i difensori dell'imputato, provava che l'accusa era in realtà inventata. E anche la presunta vittima, oggi 25enne, ha ritrattato.

Abusi sessuali sulla figlia: uomo di 50 anni assolto da tribunale di Lodi

La vicenda, riportata dal Corriere della Sera, è avvenuta a San Giuliano Milanese. Tutto era iniziato proprio con una denuncia del padre ai carabinieri, dopo che la bambina aveva raccontata alla mamma di essere stata abusata da un parente. L'indagine però ha avuto una svolta quando la bimba, in audizione protetta, aveva indicato nel padre il responsabile delle molestie. Il 50enne si era sempre detto innocente e nel corso del processo, iniziato nel 2017, anche la figlia aveva ritrattato.

Decisivo il diario segreto della ragazzina

Per questo la sentenza di primo grado è stata di assoluzione con formula piena "perché il fatto non sussiste". Anche il pubblico ministero aveva chiesto l'assoluzione dopo la presentazione in aula del diario segreto della bambina. La prova decisiva per dimostrare che quelle accuse non erano fondate.

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