Accusato dalla figlia di averla violentata viene assolto: per i giudici si era inventata tutto
Aveva raccontato al fidanzatino dell'epoca che il padre ogni notte la violentava, lui atterrito da quelle parole l'aveva convinta a denunciarlo. Era il 2013 e ieri è finito, per ora, l'incubo giudiziario dell'uomo: per i giudici nulla di quanto raccontato dalla ragazza, all'epoca 16enne sarebbe stato vero. Lo racconta oggi il quotidiano il Giorno, spiegando come per i giudici il racconto della ragazza è stata considerato inattendibile e le accuse infine ritenute infondate.
Troppe le contraddizioni e i silenzi. Ma perché lanciare delle accuse così gravi contro un genitore? Perché raccontare che il padre si intrufolava nel suo letto mentre tutti in casa dormivano per abusare di lei ancora minorenne? La risposta potrebbe risiedere in un acceso conflitto familiare, nato dal nuovo matrimonio dell'uomo. Ma soprattutto: se la ragazza ha detto una bugia da adolescente perché non dire la verità dopo vedendo il padre trascinato in tribunale nel fango? Ancora non è noto se l'accusa presenterà ricorso ai giudici.