A Milano potrebbe arrivare il “daspo urbano” per rom e nomadi abusivi
Un "daspo urbano" per rom e nomadi abusivi. È quanto ha prospettato il sindaco di Milano Beppe Sala questa mattina nel corso di un incontro al Municipio 7: si tratta – come avviene per le manifestazioni sportive – di un decreto che prevede l'allontanamento e l'interdizione di un soggetto da determinate zone della città. A Milano, sarebbero circa 3 mila i rom e i nomadi: "Io non è che sono contrario alla chiusura dei campi ma chiuderli vuol dire che saranno ancora più in giro" ha detto il primo cittadino meneghino. "Per quanto riguarda la problematica degli insediamenti abusivi di rom e nomadi a Milano – ha aggiunto Sala – si sta cercando di capire se si può lavorare bene con un ‘daspo urbano' e se ne sta discutendo anche con il prefetto".
Le parole del sindaco Sala arrivano dopo le numerose polemiche relative al campo rom di via Martirano 71, dove è emerso che quattro persone su cinque non pagano l'affitto. I dati sono stati resi noti proprio dall'amministrazione comunale meneghina, a seguito di una interrogazione del consigliere comunale, e neo europarlamentare, Silvia Sardone che chiedeva, dal 2014 ad oggi, quante famiglie del campo rom avessero effettivamente pagato l'affitto. Il 20 percento, si legge nella risposta di Palazzo Marino, il che si traduce con un ammanco nelle casse del Comune di Milano di circa 20mila euro.