A Brescia un reparto Covid-19 con 180 posti, Gallera: “La città deve essere consapevole e orgogliosa”
Un progetto che vuole dare respiro a una delle zone più colpite dall'emergenza coronavirus, quella di Brescia ad oggi la terza provincia della Lombardia per numero di contagi dopo Bergamo e Milano. Lo ha presentato questa mattina l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera che in visita agli Spedali Civili di Brescia ha annunciato il progetto che vuole una nuova area nella grande struttura ospedaliera interamente dedicata al Covid-19, con 180 posti letto. Presenti anche i direttori generali dell'ASST Marco Trivelli e di ATS Claudio Sileo. "Essere qua oggi è fondamentale innanzitutto per dire grazie a voi, che eravate in prima linea e solo voi sapete davvero cosa avete vissuto – ha detto Gallera nel suo discorso di presentazione – sembra che nessuno voglia rendersi davvero conto cosa sta accadendo qui in Lombardia. Siamo stati travolti da questa ondata".
Il ringraziamento a medici, infermieri e volontari
La nuova struttura dovrebbe nascere nelle prossime settimane: si tratta secondo quanto spiegato dall'assessore di un progetto che nasce dopo aver accantonato l'idea di un ospedale da campo come proposto dal sindaco di Brescia Emilio Del Bono. L'idea è quella di creare un'area che possa continuare a lavorare nel tempo fino a quando non sarà pronto il vaccino. "Qui il sistema è riuscito a fare squadra e siamo riusciti a recuperare due volte e mezzo i posti letto – ha continuato Gallera – abbiamo dato tutto quello che potevamo dare ma abbiamo reagito. Altrove abbiamo messo in campo tende provvisorie, qui a Brescia le realtà pubbliche e private si sono messe insieme per ricavare nuovi posti, senza ricorrere a misure estreme come altrove, questa è la forza di Brescia, che deve essere consapevole e orgogliosa. È stata data una risposta qualitativamente più forte e più alta". Gallera ha poi voluto ringraziare personalmente medici, infermieri, operatori e volontari che da settimane si trovano in trincea per prendersi cura delle persone, trasformando ogni angolo dell'ospedale in un posto letto sicuro: "Bisogna continuare a resistere, e tutto resterà chiuso fino a fine mese", ha concluso.