A 4 anni fa il saluto fascista all’asilo. Ma il sindaco attacca: “È una bufala, querelo”

La storia è di quelle che si fanno leggere: un bambino va a scuola e saluta tutti alzando il braccio destro e schiudendo il pugno. Un saluto fascista in piena regola, insomma, quello che ogni giorno, questo bimbo di appena quattro anni che frequenta il primo anno d’asilo, avrebbe esibito ai suoi ‘colleghi'. Il fatto ambientato nella piccola Cantù, in provincia di Como, secondo il quotidiano Repubblica, avrebbe scatenato lo stupore delle maestre. Che a loro volta avrebbero convocato i genitori del ‘baby balilla' chiedendo spiegazioni sul comportamento del figlio. Papà e mamma, sempre secondo Repubblica, avrebbero risposto dicendo di non vederci nulla di strano e rivendicando con fierezza il loro essere fascisti. “Vogliamo dargli un’educazione rigorosa e allo stesso tempo naturale”, avrebbero detto i genitori alle maestre. Il padre, un uomo di 30 anni, durante il colloquio ha anche alzato la manica della camicia per far vedere una svastica tatuata. Le insegnanti – questa è ancora la storia raccontata – avrebbero poi convocato due volte i genitori del bambino tentando di spiegare che quel gesto è vietato dalla legge italiana e che sicuramente non è adatto a un bambino piccolo che frequenta un asilo ma nulla da fare.
E invece, il sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero ha smentito con rabbia tutta la clamorosa vicenda, minacciando querele e sostenendo al quotidiano Libero, di aver ascoltato i dirigenti scolastici della cittadina ma di non aver trovato nemmeno un riscontro. di questo "saluto ai camerati". "Il fatto – scrive il primo cittadino su Facebook – non è affatto accaduto in una scuola materna di Cantù e lo dico con cognizione di causa ed assoluta certezza perché ho ovviamente fatto sentire in merito tutte le nostre scuole. Trattasi dunque di una clamorosa bufala".