Seveso, in piazza contro i profughi ma l’apertura del centro d’accoglienza è una bufala
La voce si era sparsa tra i cittadini della zona verso la metà di agosto: i lavori in corso nell'ex deposito Despar a Baruccana (Seveso) sarebbero serviti per aprire un centro di accoglienza per migranti. A nulla è servita la voce e le rassicurazioni delle istituzioni, in primis la prefettura e poi con lo stesso sindaco Paolo Butti che ha inviato una lettera allo stesso comitato smentendo la circostanza: il comitato "Baruccana e Seveso uniti per dire no ad altri immigrati", organizzatosi ovviamente con un gruppo Facebook, è sceso in piazzo portando circa 200 persone a manifestare di fronte alla struttura lo scorso giovedì. I manifestanti hanno affermato di "avere paura" e di volere ulteriori rassicurazioni dalle istituzioni.
"Abbiamo appreso da alcune fonti certe, che operai stanno svolgendo dei lavori all'interno dell'ex magazzino acquistato da un privato di Trieste, per destinarlo all'alloggio di clandestini". Questo un passaggio del volantino che convocava la manifestazione e leggibile sul gruppo del comitato, che si spingeva anche più in là affermando: "I primi rilievi effettuati da noi cittadini ci parlano di numeri elevati di persone. Da 500 in su".
Paura "dell'invasione" e timori irrazionali sembrano intrecciarsi in questa vicenda della provincia di Monza-Brianza, dove una notizia apparentemente senza fondamento mobilita ugualmente centinaia di cittadini. Rimane da capire quanto in buona fede fossero i promotori dell'iniziativa: Paolo De Bortoli ad esempio è l'organizzatore dell'evento Facebook del presidio, già candidato con una lista civica collegata a Fratelli d'Italia, ha visibili nel suo profilo numerose immagini di manifestazioni e di propaganda dell'organizzazione di estrema destra Forza Nuova.