Scoperto canile lager vicino Como: gli animali vivevano in condizioni terribili
Dentro il canile i carabinieri hanno trovato 128 cani segugio, la gran parte senza microchip, detenuti in 38 box di appena sei metri quadrati, cioè circa tre animali per spazio. Molti erano denutriti e infestati da parassiti. Per questo il proprietario della struttura, un 55enne di Valmorea, provincia di Como è stato oggi condannato dal tribunale di Como a un'ammenda di 5mila euro, al pagamento delle spese legali e al risarcimento della parte civile nel procedimento giudiziario a suo carico per le precarie condizioni igienico-sanitarie nell'allevamento San Clemente di Valmorea. Lo scorso aprile i carabinieri, le guardie zoofile Enpa e il personale della Asl hanno ispezionato la struttura e hanno potuto osservare le drammatiche condizioni in cui vivevano gli animali. Ammassati in gabbie, senza cibo né acqua, con i loro escrementi presenti in abbondante quantità nei loro spazi. Da mangiare gli veniva dato solo un'po di pane secco, abbandonato all'interno dei box e rosicchiati in parte dai topi.
Sul posto, sono stati inoltre trovati i corpi senza vita di due animali. Il giudice ha anche disposto la confisca dei cani, molti dei quali sono risultati essere di proprietà del condannato, un collaboratore della struttura. "In attesa di conoscere, con le motivazioni della sentenza, ulteriori dettagli sulla condanna inflitta al 55enne – dichiara la Protezione Animali – esprimiamo soddisfazione per l'esito di un procedimento che ha permesso di fare giustizia su una gravissima situazione di sofferenza patita dai cani".