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Rumore e traffico, Milano davanti a Roma e Napoli: gli italiani i più “assordati” d’Europa

Le città italiane sono le più rumorose d’Europa. A dirlo una ricerca pubblicata da Amplifon. In cima alla classifica Palermo, dove si sfiorano i 90 decibel. Milano è al quarto posto, seguita da Roma e Napoli. Tra i rischi dell’inquinamento acustico insonnia e mal di testa: ma aumentano anche ictus, obesità e il tasso di mortalità.
A cura di F.L.
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Che gli italiani siano rumorosi, al limite del molesto, è ormai diventato un vero e proprio stereotipo diffuso in tutto il mondo. Eppure, secondo una ricerca pubblicata da Amplifon, c'è un fondo di verità in questo cliché. Le città italiane detengono infatti un primato tutt'altro che lusinghiero in Europa: sono quelle più rumorose.

La ricerca è stata svolta in occasione della "European mobilità week", iniziata lo scorso 16 settembre. Nel report Amplifon ha misurato la rumorosità di 20 città italiane, scoprendo che in un caso vengono superati i 90 decibel individuati dall'Organizzazione mondiale della sanità come soglia critica per evitare danni all'udito. È Palermo la città italiana a detenere questo non invidiabile record: la misurazione è stata effettuata per le strade del capoluogo siciliano tra le 12 e le 14. Anche altre città si avvicinano però pericolosamente alla soglia dei 90 decibel. In classifica dietro Palermo si trovano infatti Firenze (88,6 dB) e Torino (86,8 dB).

Milano quarta nella classifica del rumore: precede Roma e Napoli

Appena fuori dal podio Milano, quarta con 86,4 decibel misurati. Il capoluogo lombardo precede Roma (86 dB), Bologna (85 dB) e Napoli (84,7 dB). La ricerca precisa che il traffico e il rumore per le strade non sono solo un fastidio acustico. Città molto rumorose, infatti, possono causare insonnia, mal di testa, sbalzi d'umore, problemi di concentrazione, oltre ad alterazioni della funzione uditiva, con ronzii e calo dell'udito. Ma le conseguenze del rumore sulla salute possono essere anche più gravi: secondo la ricerca laddove si superano i 60 decibel si assiste a un incremento della mortalità del 4 per cento a una maggiore probabilità di essere colpiti da ictus (incremento del 5 per cento) e a un aumento dell'obesità. Insomma, mai come in questo caso si può dire che "il silenzio è d'oro". Almeno pensando a quanto vale per la nostra salute. Chissà se le nostre città riusciranno a migliorare anche sotto l'aspetto dell'inquinamento acustico.

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