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Ragazzo di 20 anni aggredito dal branco, lo picchiano in 15 all’uscita di un locale

“Ho percorso tre passi sulla sinistra e mi sono saltati addosso. Non ho visto più niente tranne l’asfalto. Mi sono coperto la testa con le mani, pregando di non morire”, ha raccontato la vittima, uno studente di ingegneria di 20 anni.
A cura di Enrico Tata
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Un'aggressione violenta, feroce, praticamente ingiustificata. Lo hanno picchiato in quindici, molti dei quali minorenni, all'uscita di un locale di via Monte Ortigara, zona Porta Vittoria a Milano. La vittima è uno studente di ingegneria di vent'anni. Dentro al locale un ragazzo, forse per sbaglio o forse no, gli strofina una sigaretta sul braccio. Ma l'episodio sembra finire lì. "Ha chiesto scusa, ha ripetuto che non voleva. Ci siamo stretti la mano e credevo fosse finita lì", ha raccontato il ragazzo al Corriere della Sera. Ora ha un occhio nero e diversi denti rotti, ma la sua serata sarebbe potuta finire in maniera ancora peggiore.

"Sono uscito dal ristorante. Ero diretto alla macchina: l’avevo parcheggiata a circa duecento metri, vicino a un supermercato. Ho percorso tre passi sulla sinistra e mi sono saltati addosso. Non ho visto più niente tranne l’asfalto. Mi sono coperto la testa con le mani, pregando di non morire". In quindici circa lo hanno picchiato selvaggiamente. Quasi sicuramente la scena è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza e la vittima ha detto di conoscere il nome del ragazzo della sigaretta. Con molta probabilità si tratta di un gruppo di ragazzi che frequenta un liceo della zona e la polizia è già sulle loro tracce. Il ragazzo aggredito avrebbe potuto riportare ferite più gravi se non fosse stato per due donne, che passavano in zona per caso e che hanno dato l'allarme facendo allontanare il branco.

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