Pavia, un braccialetto elettronico per i malati di gioco d’azzardo
Un braccialetto elettronico per controllare chi è malato di gioco d'azzardo e farlo desistere dall'ennesima partita ai videopoker o alle slot machine. È quanto potrebbe avvenire a partire dall'anno prossimo a Pavia, capitale italiana del gioco d'azzardo: qui, secondo i dati della Consulta nazionale antitrust, si spendono all'anno 2.727 euro pro capite in giocate. La proposta di controllare la ludopatia mediante le nuove tecnologie è stata lanciata nel corso di un convegno all'Università di Pavia: "Sfruttare gli stessi strumenti tecnologici utilizzati dai giovani per combattere il gioco d’azzardo patologico", ha suggerito Roberto Mollica, medico della direzione sociale dell’Asl di Milano.
Un braccialetto elettronico per i malati di gioco d'azzardo
Come funzionerebbe il braccialetto? Si tratta di uno strumento che monitora i parametri vitali della persona. Quando registra variazioni significative, ad esempio al battito cardiaco o ad altri parametri, invia i segnali al terapeuta che ha in cura la persona sottoposta al "controllo". Oltre al monitoraggio da parte del medico, la persona ludopatica potrebbe essere invitata a desistere dal gioco mediante altri dispositivi elettronici collegati al braccialetto: ad esempio il cellulare, che potrebbe iniziare a vibrare non appena registri variazioni importanti ai parametri vitali.
Al progetto stanno lavorando insieme le Università di Pavia e Trento. Si tratta, in effetti, solo di applicare al campo della ludopatia tecnologie già esistenti: già oggi sono in vendita braccialetti per il fitness che registrano i parametri vitali di chi li indossa, fornendo anche avvisi all'utilizzatore. I braccialetti anti-gioco d'azzardo potrebbero spopolare in Lombardia, la regione italiana al primo posto per volume di spesa sul gioco d'azzardo: 13 milioni 847mila euro, seguita dal Lazio con 7 milioni 655mila euro.