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Muore dopo il parto per una trasfusione di sangue infetto: 1 milione di euro alla famiglia

Elenia Maria Pozzi morì sei anni fa nell’ospedale Manzoni di Lecco dopo una trasfusione di sangue infetto a cinque giorni dal parto. Oggi l’ospedale e il ministero della Salute sono stati condannati a pagare 1 milione di euro di risarcimento.
A cura di Valerio Renzi
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Era il 27 giugno del 2011 quando si spegneva Elenia Maria Pozzi, cinque giorni dopo aver dato alla luce una bambina all'ospedale Manzoni di Lecco. Ora il giudice ha riconosciuto per il marito, le due figlie e i genitori, un risarcimento complessivo di 1 milione di euro che dovrà essere sborsato dall'ospedale e dal ministero della Salute, riconoscendo come causa del decesso una trasfusione con sangue infetto. Per la morte della donna cinque tra medici e infermieri invece sono stati prosciolti dall'accusa di omicidio colposo: se non è stato dunque possibile stabilire delle responsabilità in sede penale, in sede civile il giudice ha riconosciuto responsabile la struttura sanitaria.

Elenia Maria Pozzi, 36 anni di Oggionni, morì a causa del batterio ‘Yersina enterocoliti' contenuto nella sacca di sangue utilizzato per la trasfusione, resasi necessaria a seguito di un'emorragia interna. "Il giudice – sostiene l’avvocato Rossana Sirtori che difende il marito e le due figlie, le cui parole sono state riportate da il Giorno che ha ricostruito l'intera vicenda – ha riconosciuto le responsabilità dell’ospedale e del Ministero, e per quest’ultimo è la prima volta che accade su un caso del genere".

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