Milano, vicolo Santa Maria della Porta torna a risplendere (FOTO)
Uno dei tesori nascosti di Milano torna alla luce. Si tratta del vicolo Santa Maria della Porta, che si trova nel cuore della Milano romana alle spalle dell'omonima chiesa e di via Meravigli. La riqualificazione del vicolo è stata realizzata interamente da privati in convenzione con il Comune. I lavori hanno riguardato la pavimentazione, aree verdi, nuova illuminazione e un antico pavimento originario in marmo policromo che è stato riportato alla luce.
Recuperato il dipinto raffigurante la Madonna del Grembiule
L'intervento ha infatti riguardato anche la cappella di Santa Maria alla Porta, una delle parti della città "ferite" nel corso della Seconda guerra mondiale. La cappella fu infatti bombardata e rasa al suolo nel 1943. I lavori hanno contribuito alla scoperta del pavimento originario in marmo policromo, nascosto da uno strato in cemento posto a protezione subito dopo il conflitto: a causa degli elevati fondi per il suo completo restauro, il pavimento è stato protetto con un apposito strato in materiale cementizio colorato che ne riproduce il complesso disegno barocco. Tra i resti della cappella è stato inoltre recuperato il dipinto raffigurante la Madonna del Grembiule, nascosto a lungo dietro un'improvvisata teca di legno. Secondo un'antica storia dal dipinto, a metà del Seicento, sarebbe scaturito un miracolo: l'operaio che scoprì il volto della Madonna sul muro esterno della chiesa di Santa Maria della Porta durante i lavori per la sua ricostruzione, improvvisamente guarì dalla zoppa che lo affliggeva.
La riqualificazione del vicolo è stata realizzata da Reale Mutua e Reale Immobili, società di Reale Group: "Con questo intervento confermiamo la volontà di collaborare con i privati per riqualificare una zona abbandonata e nascosta della città – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza intervenendo alla cerimonia di inaugurazione -. Con la collaborazione di Reale Mutua, che ringrazio per l’opera svolta assieme a Reale Immobili, andremo a creare un percorso anche fisico verso l’area archeologica della Milano romana".