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Lodi, profugo 19enne rischia di annegare dopo un tuffo nell’Adda: salvato dai bagnanti

Domenica pomeriggio un ragazzo somalo di 19 anni, ospite di una comunità per rifugiati nel Lodigiano, ha rischiato di annegare dopo essersi tuffato nel fiume Adda. È stato salvato dall’intervento di un suo amico e da tre ragazzi milanesi, che gli hanno praticato la respirazione bocca a bocca.
A cura di F.L.
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Ancora una volta i fiumi lombardi sono teatro di tragedie, fortunatamente in questo caso solo sfiorate. Come riporta il Corriere della sera, infatti, domenica pomeriggio un giovane profugo somalo di 19 anni è stato salvato in extremis da un amico e alcuni bagnanti, dopo aver rischiato di annegare nelle acque del fiume Adda, vicino a Lodi. Il 19enne, approfittando della bella giornata e per sfuggire al caldo, aveva deciso insieme ad amici di andarsi a fare un bagno nel tratto di fiume tra Lodi e Boffalora, dove è in vigore il divieto di balneazione. Incurante delle restrizioni, attorno alle 16 il giovane, ospite di una struttura per rifugiati del Lodigiano, ha deciso di fare un tuffo. Ben presto, però, la forte corrente del fiume lo ha trascinato più volte a fondo, intrappolandolo in un mulinello.

Profugo 19enne rischia di annegare nell'Adda: salvato dai bagnanti

Per sua fortuna, uno dei suoi compagni ha notato la scena ed è riuscito a recuperare il corpo del 19enne, privo di sensi, trascinandolo a riva. Qui sono entrati in scena tre ragazzi milanesi, da tempo frequentatori del fiume. I tre hanno chiamato il 118 e, in attesa che arrivassero i soccorritori, hanno praticato la respirazione bocca a bocca al somalo. Il lavoro di squadra dei quattro soccorritori improvvisati è stato decisivo: il ragazzo, intubato e trasportato in elicottero all'ospedale di Lodi, è stato infatti dichiarato fuori pericolo.

L'episodio di domenica pomeriggio poteva aggiungersi al lungo elenco di tragedie che ha funestato finora i fiumi lombardi, che specie d'estate mietono molte vittime a causa della pericolosità delle loro correnti e della contemporanea ricerca di un po' di refrigerio da parte dei bagnanti. Proprio in un tratto del fiume Adda vicino a quello dove il 19enne ha rischiato di affogare, infatti, lo scorso 5 luglio era annegato un uomo di 60 anni, il cui corpo è stato poi recuperato dopo tre giorni.

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