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Legnano, ragazza autistica costretta a rinunciare alla gita: arrivano gli ispettori

“Su un episodio di questo tipo voglio vederci chiaro, subito. E intervenire immediatamente se necessario”, ha detto Marco Bussetti, provveditore agli studi di Milano. La ragazza non partirà con la classe perché nessuna delle sue compagne vuole dormire con lei.
A cura di Enrico Tata
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"Non possiamo essere leggeri su un episodio di questo tipo voglio vederci chiaro, subito. E intervenire immediatamente se necessario". Marco Bussetti, provveditore agli studi di Milano, ha annunciato che presto arriveranno gli ispettori nella scuola media di Legnano dove si sarebbe verificato un episodio di discriminazione nei confronti di una bambina disabile. Come raccontato nei giorni scorsi, una ragazzina autistica non partirà per la gita di classe in Austria, a Mauthausen, perché le sue compagne non vogliono condividere la stanza d'albergo con lei. Le studentesse si sarebbero scambiate alcuni messaggi su whatsapp che i genitori della ragazza definiscono come "discriminatori". Per questo il provveditore ha deciso di vederci chiaro, anche se sulla gita non si potrà più fare nulla.  "Su questo non possiamo intervenire, c'è una decisione del consiglio d'istituto a riguardo", ha spiegato il provveditore. Stando a quanto riferito dai genitori, la scuola, dopo la decisione di non far partire la figlia, avrebbe inviato loro un bollettino di pagamento per la penale di disdetta.  "La famiglia non dovrà tirare fuori un euro – fa sapere Bussetti – sarà l'istituto a farsi carico di un'eventuale penale".

Intanto la madre della ragazza ha concesso un'intervista al Corriere della Sera. "Ho saputo della chat e sono riuscita ad avere qualche messaggio – racconta – Una scriveva: ‘Non voglio stare con lei'. Un’altra:'Non posso dormirci insieme, ho paura'. Una professoressa ribatteva: ‘Qualcuna ci deve pur stare', nemmeno fosse un animale. I maschi scrivevano: ‘Meno male che è femmina e la cosa non ci tocca'. Una compagna scriveva che mia figlia l’aveva chiusa nell’armadio e addirittura l’aveva presa prigioniera".  La madre ha ribadito che la figlia domani non partirà per l'Austria: "Un viaggio importante, per studiare gli orrori della discriminazione. Tante parole e poi, nei fatti… Nella scuola organizzano convegni contro il bullismo… Ma davvero, non ce l’ho con i compagni di classe. I messaggini li considero una ragazzata. Sono gli adulti che mi hanno deluso e rattristato. Un mese fa con mio marito abbiamo inviato una lettera ai genitori. Chiedevamo il motivo di tale crudeltà. Abbiamo proposto un incontro. Non c’è stato. Non ci ha risposto nessuno".

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