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Expo 2015, Sergio Mattarella: “Milano è stata locomotiva del progresso”

“Ha saputo reagire alle devastazioni che hanno preceduto Expo, Milano è locomotiva e traino per l’Europa”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella traccia un bilancio della Esposizione 2015 a pochi giorni dalla sua chiusura: “Successo è andato a beneficio del Paese”.
A cura di Angela Marino
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A pochi giorni dalla chiusura della manifestazione, sulle pagine del Sole 24ore, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha fatto un bilancio di Expo 2015 a Milano. Il capo dello Stato ha sottolineato come i sei mesi in cui Milano e l'Italia sono state sotto i riflettori internazionali abbiano creato un'opportunità importante di rilancio per l'economia e l'immagine dell'Italia."Il territorio milanese – ha detto Mattarella, e con esso l'intera Lombardia – non è stato solo il teatro di questo evento di portata globale. Ne è stato la locomotiva. Ha esercitato un ruolo propulsivo con la sua capacità di progettare, coinvolgere, di allargare, di unire. Una leadership vera che non si è affermata nell'isolamento, ma nella coesione. Una coesione che matura tenendo insieme qualità antiche e innovazioni efficaci".

Sergio Mattarella: "Dopo Expo Milano ha ruolo di traino"

Il presidente della Repubblica ha ricordato anche i contrasti e le proteste che hanno anticipato l'apertura dell'Esposizione 2015 e che sono costati al capoluogo meneghino danni ingentissimi. Milano, afferma Mattarella, "ha dato una lezione significativa all'esordio di Expo quando la città ha reagito alle devastazioni di gruppi di violenti che volevano annegare tutto nel loro nichilismo". Ma il successo di Expo non è da attribuire alla sola città di Milano e alla sua amministrazione, secondo il presidente, ma anche alla sinergia tra forze locali e nazionali. "Expo, dice ancora Mattarella, è stata prova di unità sotto molti profili. Anche per questo ha avuto successo. Ha coinvolto concretamente, fin dal giorno in cui è stata concepita la candidatura italiana, governi centrali e amministrazioni locali di segno politico diverso. Tutti hanno lavorato per un risultato che è andato a beneficio dell'intero Paese. Ora la responsabilità comune si proietta sul futuro. Sul futuro dei progetti avviati nell'Esposizione. Sulla valorizzazione dell'area espositiva. Tante sono le attese: non possono andare deluse". E proprio riguardo al futuro il capo dello Stato ricorda il nuovo ruolo che riveste ora la città di Milano: "Questa stagione della vita nazionale, questa speranza di un nuovo sviluppo sostenibile, attribuisce a Milano e alla Lombardia una rinnovata funzione di traino e credo che, ancor più del passato, debba essere esercitata in chiave di unità" . "La strada del progresso – rimarca – ha possibilità di successo se ha con sé il Paese intero. Non divisione, ma interdipendenza. Non distacco, ma scambio di intelligenze e risorse nella crescita. Non ci sarà crescita dell'Italia senza unità".

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