Expo 2015, il primo sciopero è del Belgio: 20 lavoratori lasciano e tornano a casa
Potrebbe essere il primo sciopero all’interno di Expo. Protestavano da giorni per problemi di disorganizzazione del servizio, di controllo sulle scorte e ritardi nella consegna della merce. E ora una ventina di addetti al servizio ristorazione del padiglione del Belgio a Expo 2015 avrebbero deciso prima di scioperare e poi di tornare a casa abbandonando il lavoro. La goccia che ha fatto traboccare il vaso del malcontento dei lavoratori è arrivata quando che il loro contratto non copriva parte del lavoro svolto dal 15 aprile fino al 1 maggio, cioè i quindici giorni precedenti all’apertura dell’Expo. La notizia è riportata oggi sul Fatto Quotidiano che l’ha ripresa da media belgi.
Venti lavoratori su trenta se se ne sono andati e sono tornati a Bruxelles. “I contratti sono stati attivati fino all’1 maggio, ma andiamo in cerca di una soluzione giuridica per pagare i quindici giorni precedenti. Tuttavia, questo richiede tempo perché dobbiamo organizzare con il segretariato italiano”, ha detto il vice commissario il vice commissario Marie Noëlle Higny. “Ci avevano detto che se avessimo lasciato saremo stati prontamente rimpiazzati da sostituiti italiani reclutati localmente. Sono loro che prepareranno lo stufato fiammingo e Waterzooi?”, ha raccontato uno dei lavoratori in partenza ripreso da Il Fatto. “La logistica è organizzata molto male e questo provoca malumori e stress da mesi. Non siamo gli unici a lamentarsi di questo. Presto la direzione dell’Expo, composta da tutti i commissari, si riunirà per affrontare il problema di approvvigionamento”, si lamenta il vicecommissario Higny.