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Condannato per omicidio esce in permesso: tornato a casa minaccia di morte moglie e figlio

Condannato per l’omicidio del vicino di casa nel 2001, Giuseppe Suraci è tornato a casa in permesso premio. Uscito dal carcere però ha minacciato di morte la moglie e il figlio che hanno allertato le forze dell’ordine denunciandolo.
A cura di Valerio Renzi
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Giuseppe Suraci, 64 anni originario del paese in provincia di Reggio Calabria di Gioiosa Jonica, era uscito dal carcere dove sta scontando una condanna di omicidio, per usufruire di un permesso premio dopo otto anni. Ma tornato a casa avrebbe perso completamente il controllo minacciando di morte la moglie e il figlio di 22 anni, dopo averli chiusi in una stanza.

È accaduto nella serata dello scorso giovedì 24 agosto. I familiari dell'uomo, preoccupati che potesse passare dalle parole ai fatti facendogli del male, hanno chiamato il 112. Nell'appartamento Aler di piazzale Dateo è arrivata una pattuglia del commissariato Monforte-Vittoria, che ha raccolto la denuncia del ragazzo e della moglie, nei confronti dell'uomo che è stato riaccompagnato in carcere.

Giuseppe Suraci, condannato per l'omicidio del vicino a Quarto Oggiaro

Suraci è stato condannato per aver ucciso nel 2001 il suo vicino di casa Hajrudin Sakic con una coltellata in pieno petto. L'omicidio al culmine dei continui conflitti di vicinato tra le due famiglie in via Adele Zoagli, in una delle torri Aler di Quarto Oggiaro.

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