Bresso, addio a urla e insulti in campo: genitori e figli a lezione di tifo

Addio alle tifoserie aggressive e diseducative. A Bresso genitori e figli andranno a lezione di tifo positivo. È questo il nuovo progetto, pensato dalla società sportiva giovanile Bresso 4, gestita dall'oratorio e dalla parrocchia della Misericordia, che, dopo aver assistito a litigi violenti e accesi diverbi, specie da parte dei genitori dei ragazzi, ha deciso di dire basta. Per questo, grazie ad un progetto dedicato alla memoria di Candido Cannavò, il direttore della ‘Gazzetta dello Sport', in collaborazione della onlus Comunità Nuova, lo scorso lunedì sono cominciate le lezioni, che hanno coinvolto i genitori all’interno delle attività del gruppo sportivo dei propri figli.

Un progetto importante per l'educazione delle nuove generazioni

Una decisione, dichiarata da molti necessaria per l’educazione delle nuove generazioni. Proprio come ha detto Antonio Zambelli, vicepresidente del Bresso 4: "Troppi episodi negativi stanno facendo dire ad alcuni addetti ai lavori che i genitori rischiano di essere elementi negativi che devono essere controllati completamente. Noi rimaniamo convinti che i genitori siano una risorsa positiva, che deve però essere coinvolta in modo chiaro e serio, attraverso la proposizione di percorsi condivisi e coinvolgenti. La sfida è quella di formare bambini e ragazzi con una mentalità sportiva positiva, puntando su alcuni valori fondamentali: amicizia, rispetto reciproco, lealtà e tolleranza". La società, comunque, ricorda che si tratta di un progetto in via di sperimentazione, ma che in caso di esito positivo potrà portare la prossima stagione sportiva a vedere iscriversi alla scuola non solo i figli, ma  anche i genitori. Ora, si attende il prossimo incontro in oratorio, dove genitori e ragazzi giocheranno e tiferanno insieme.