A Milano più di 7 mila prostitute, preoccupano i centri massaggi

Sono oltre 7 mila le prostitute che oggi lavorano a Milano, tra le strade, nei night club, in centri massaggi o nei propri appartamenti. Un numero significativo, emerso a seguito di un censimento svolto dai ricercatori di “Fuoriluogo”, il progetto da 250 mila euro avente come scopo la mappatura e analisi del fenomeno, e l’avvio di connessi percorsi di protezione e reinserimento sociale delle donne coinvolte, finanziato dalla Fondazione Cariplo.

Ai cinquemila contatti verso siti porno, numeri di telefono pubblicati online o mascherati nelle rubriche degli annunci sui quotidiani, hanno risposto in oltre 3mila utenti; 499 hanno anche accettato di raccontarsi agli operatori delle associazioni Lule, Melarancia, Oltreconfine, e Somaschi. Quello della prostituzione è un mondo silenzioso, che tende a muoversi nell’ombra, all’oscuro di controlli e pericoli, ma che non fa altro che diffondersi sempre di più: come riportato da Repubblica, si tratta di un vero e proprio “esercito” di donne, anche giovanissime, che, ricattate, si trovano costrette a vendere il proprio corpo.

Milano, 2.500 annunci hard al giorno

"Sulle strade del Milanese ‘lavorano' 7mila prostitute, il volontariato ne conosce circa 1.400, più o meno il 10 per cento del molto più vasto e complesso fenomeno ‘sommerso', che si svolge indoor, negli appartamenti", ha spiegato Valerio Pedroni, che da anni lavora assieme Padri Somaschi, da sempre in prima linea nella lotta al fenomeno. Si pensi inoltre che solo in Lombardia si contano ben 7380 annunci ogni giorno, tra siti internet e testate cartacee, di cui circa 2.500 per la sola città di Milano. La maggior parte delle ragazze sono di nazionalità sudamericana, perlopiù brasiliane, asiatiche, oltre la metà cinesi, italiane, e il resto proveniente dall’Europa dell’est, soprattutto dalla Romania. A Milano, però, il fenomeno più preoccupante è sicuramente quello delle oltre mille vetrine di centri massaggi, che vede almeno 1700 donne coinvolte.