Vendevano documenti e permessi di soggiorno falsi: arrestati a Milano due 45enni
Due uomini di 45 anni, di nazionalità marocchina, sono stati arrestati dalla polizia a Milano con l'accusa di produzione di documenti falsi, ricettazione e alterazione di permessi di soggiorno. I due avevano trasformato due appartamenti in vere e proprie stamperie clandestine: all'interno riproducevano passaporti, marche da bollo e documenti di buona fattura, grazie alla disponibilità di stampanti e di matrici in bianco di documenti, come contrassegni assicurativi da personalizzare a seconda del destinatario.
Proprio la ricerca del cliente era un'altra "fase" dell'impresa che i due avevano messo in piedi. Secondo quanto ricostruito dalle indagini della Digos e del commissariato di polizia di Villa San Giovanni, i due falsari avvicinavano i loro potenziali clienti all'esterno del Consolato marocchino a Milano, in via Adele Martignoni. Poi, come venditori "porta a porta", esibivano dei campioni della "merce" offerta per certificarne la qualità. Ogni documento aveva il suo prezzo: un passaporto marocchino costava 700 euro, uno italiano 3.500 euro, mentre per un permesso di soggiorno si potevano spendere dai 350 ai 550 e per altri documenti italiani, come patente o codice fiscale, dai 250 ai 350 euro. Documenti che erano molto ambiti dai connazionali dei due falsari, perché grazie ad esse avrebbero potuto inseguire i propri sogni e andare a vivere nei Paesi del Nord Europa. Da qui anche il nome dell'operazione: "Terra promessa".