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Università, doppio libretto per i transgender alla Statale e alla Bicocca

Le università Statale e Bicocca di Milano sono pronte a introdurre il doppio libretto universitario per gli studenti transgender. Le proposte hanno già ottenuto il primo via libera e saranno analizzate dai rispettivi organi accademici.
A cura di Francesco Loiacono
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Le università Statale e Bicocca di Milano sono pronte a sperimentare il doppio libretto universitario per gli studenti transgender. Si tratta della possibilità, già sperimentata in altri atenei italiani, di far scrivere sul documento che riporta la carriera accademica di ogni studente il nome che più rappresenta l'identità di genere di ogni persona. Non si tratta di un dettaglio o di un vezzo: il nostro nome ci rappresenta, e per una persona sentirsi chiamare con un nome che non "sente" più come suo è fonte di imbarazzo e di problemi.

Primo via libera nei due atenei milanesi

Da qui, come riporta il Corriere della sera, la richiesta di diverse associazioni che si occupano dei diritti della comunità Lgbt all'interno dei diversi atenei milanesi: le prime a partire dovrebbero essere proprio la Statale e la Bicocca, dove il Comitato di ateneo e il Comitato unico di garanzia – che ha sostituito il Comitato Pari Opportunità – hanno già dato un primo via libera e adesso le richieste saranno analizzate dagli organi accademici. Al momento la loro iniziativa non sembra sarà replicata anche dalle altre università cittadine, Politecnico, Cattolica e Bocconi. Nell'università commerciale, tuttavia, pur non essendo mai stata presentata un richiesta in tal senso, il gruppo Best (Bocconi qual students, fondato nel 2008) è pronto a chiedere ai vertici dell'università di allinearsi sul modello del doppio libretto.

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