Uccisero due cugini albanesi a Canegrate: cinque arresti, il movente una faida per la droga
Cinque persone, tutte di nazionalità albanese, sono state arrestate perché accusate del duplice omicidio avvenuto a Canegrate (Milano) il 10 novembre dello scorso anno. A cadere sotto numerosi colpi d'arma da fuoco erano stati due cugini, anche loro albanesi, di 29 e 36 anni. I loro cadaveri erano stati trovati all'interno di un'auto crivellata di numerosi proiettili, che si era poi ribaltata finendo contro altre auto in sosta in via Ancona.
Le indagini dei carabinieri si erano orientate da subito al mondo della criminalità legata allo spaccio di droga. L'inchiesta ha permesso di accertare come il fatto di sangue sia maturato nel contesto di una faida per la gestione del territorio tra gruppi criminali operanti nel traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Tra gli arrestati, che hanno tra i 25 e i 39 anni, ci sono anche tre fratelli. I responsabili del duplice omicidio avevano cercato di far perdere le proprie tracce spostandosi tra varie città del centro-nord Italia, l’Albania e il Belgio. Non volevano sfuggire solo alla giustizia italiana, ma anche alle regole del “Kanun”, il codice medievale tuttora in uso soprattutto nel nord dell’Albania e alternativo alla legge statale.
I carabinieri li hanno catturati tra l'Italia e il Belgio: avevano trovato rifugio ad Altopascio (lucca), Zagarolo (Roma) e Lier in Belgio. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Busto Arsizio.