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Processo a Corona, parla la sua accusatrice: “Delusa da lui, ma gli voglio ancora bene”

Nuova udienza del processo milanese che vede imputati Fabrizio Corona e la sua collaboratrice Francesca Persi. Nel palazzo di giustizia di Milano oggi è stato il giorno della “grande accusatrice” di Corona, l’ex collaboratrice Geraldine Darù: “Non rinnego il mio affetto per Fabrizio, sono delusa, ma io gli voglio ancora bene, persino oggi”.
A cura di Francesco Loiacono
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Nuova udienza del processo milanese che vede imputati Fabrizio Corona e la sua collaboratrice Francesca Persi. Nel palazzo di giustizia di Milano oggi è stato il giorno della "grande accusatrice" di Corona, l'ex collaboratrice Geraldine Darù. La sua testimonianza è ritenuta fondamentale nel processo in corso all'ex fotografo dei vip, accusato di intestazione fittizia di beni, frode fiscale e violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione e in carcere a San Vittore dallo scorso 10 ottobre.

I contanti nei pacchi

È proprio Darù che avrebbe custodito in una stanza di albergo alcuni dei contanti che sono poi stati sequestrati a Corona: si tratta presumibilmente degli 800mila euro poi portati in Austria (in due cassette di sicurezza a Innsbruck) dalla Persi, che invece aveva nascosto nel controsoffitto della sua abitazione altri 1,7 milioni di euro in contanti. Quando i poliziotti avevano fatto irruzione in casa della Persi, lo scorso 7 settembre, avevano trovato all'interno proprio l'ex collaboratrice, che ha lavorato per la Atena (società riconducibile a Corona) da febbraio 2016 a settembre scorso.

Darù in aula ha ripetuto davanti ai giudici il suo racconto, che era già stato messo a verbale: la donna aveva riferito di aver visto nel borsone "20/30 buste bianche", una anche con la scritta "Fabri". A margine del suo racconto ha detto: "Non rinnego il mio affetto per Fabrizio, sono delusa, ho rotto i rapporti con lui dopo la perquisizione in cui vennero trovati i contanti e perché non ero stata pagata per tutto il mio lavoro, ma io gli voglio ancora bene, persino oggi", ha poi affermato Darù.

"Fabrizio non mi ha mai minacciato"

Nel corso della sua testimonianza Geraldine Darù ha più volte sottolineato: "Fabrizio era un gran lavoratore, uno stakanovista". Darù, che aveva riferito agli inquirenti di avere "timore di Corona", ha poi chiarito che il fotografo non l'ha mai aggredito: "Fabrizio non mi ha mai minacciato, non è mai stato aggressivo, certamente non mi cercava per dirmi ‘ciao come stai?' ma neanche per ammazzarmi, lui e Francesca mi cercavanodi sicuro per indirizzarmi a dire o non dire certe cose", ha raccontato ai legali di Corona, Ivano Chiesa e Luca Sirotti.

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