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Pioltello, palazzo senza riscaldamento da tre anni: i bambini dormono col cappotto

A Pioltello, comune nell’hinterland di Milano, da 3 anni un intero palazzo è senza riscaldamento: molti degli inquilini si ammalano e i bambini sono costretti a dormire col cappotto sopra al pigiama. Il problema sono alcuni proprietari morosi, i cui debiti hanno finito col gravare anche sugli inquilini in regola.
A cura di Francesco Loiacono
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Un intero palazzo senza riscaldamento da tre anni, con i bambini costretti a dormire o a fare colazione col cappotto sopra al pigiama. L'incredibile vicenda arriva da Pioltello, comune dell'hinterland milanese, ed è raccontata dal Corriere della sera. Il condominio in questione si trova in via Wagner. All'interno dei novanta appartamenti che lo compongono la temperatura non supera i dieci gradi, almeno dove stufe e altri mezzi di fortuna non aiutano a riscaldare un po' gli ambienti, a discapito però della sicurezza: per creare un ambiente un po' più confortevole, infatti, molte famiglie utilizzano stufe a gas o pompe di calore abusive, che vanno a intaccare la sicurezza generale dello stabile.

La colpa è delle famiglie morose

La colpa di una situazione insostenibile che si protrae ormai dal 2012 è da ricercare in almeno una ventina di proprietari morosi, che non hanno mai pagato quanto dovuto accumulando un debito ingente nei confronti della ditta che si occupava del riscaldamento: "Più di 350mila euro", spiegano dalla società che è subentrata da pochi mesi come amministratrice del condominio. La colpa di pochi, in questo caso, è finita col ricadere anche sulle spalle degli inquilini in regola: molti servizi sono infatti stati tagliati, dal portierato alle pulizie, ridotte all'osso. Ma, naturalmente, la carenza più grave riguarda il riscaldamento. All'interno del palazzo, abitato da italiani e stranieri, molte sono le persone che si ammalano a causa dell'aria fredda. Le famiglie con figli devono ricorrere a pompe di calore elettriche che generano extra-costi difficili da sopportare in un periodo di crisi economica.

Le soluzioni al problema sono tutte molto costose

Le soluzioni al problema, purtroppo, sono tutte costose. Si va dal ripristino della centrale termica comune, che dopo tre anni di inattività andrebbe però sostituita, all'installazione di 87 caldaie autonome a metano. In entrambi i casi, però, la spesa è dell'ordine di centinaia di migliaia di euro. Servono inoltre le autorizzazioni da parte del Comune, perché le canne fumarie andrebbero adeguate. Una scelta va comunque presa nel più breve tempo possibile, anche per evitare il protrarsi di una situazione di insicurezza dovuta al ricorso, da parete di molti condomini, di soluzioni "artigianali" al problema del freddo.

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