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Pensionata sgozzata a Rho, si cerca il complice del presunto assassino di Antonietta

Un complice ha aiutato il presunto assassino di Antonietta Migliorati, la pensionata di 73 anni uccisa a Rho, vicino Milano, lo scorso agosto. L’uomo, ancora ignoto, è accusato di concorso in omicidio e rapina. Per l’omicidio della 73enne è stato arrestato il 53enne Renato Modugno, che per un periodo è stato vicino di casa dell’anziana.
A cura di Francesco Loiacono
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Renato Modugno, arrestato per l'omicidio di Antonietta Migliorati
Renato Modugno, arrestato per l'omicidio di Antonietta Migliorati

Il "giallo di Rho" non è ancora risolto. Un complice ha infatti aiutato il presunto assassino di Antonietta Migliorati, la pensionata di 73 anni uccisa nella cittadina vicino Milano lo scorso agosto: ed è ancora a piede libero. Emerge dall'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di Renato Modugno, il pregiudicato 53enne arrestato due giorni fa per l'omicidio della donna, uccisa a coltellate lo scorso 17 agosto nella sua abitazione in via Belvedere. Il complice del presunto assassino è "allo stato ignoto" ed è accusato di concorso in omicidio e in rapina: si sarebbe infatti impossessato di alcuni oggetti di valore della vittima con l'intenzione di rivenderli a un "Compro oro" di Novara, secondo quanto un informatore ha riferito agli inquirenti. La rapina è il movente del brutale omicidio che è rimasto un vero e proprio mistero per mesi. Periodo durante il quale le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Monza e della compagnia di Rho, con il supporto del Ris di Parma, non si sono mai fermate.

Due giorni fa l'arresto di Modugno, ex vicino di casa di Antonietta

Due giorni fa il primo colpo di scena, con l'arresto di Modugno. L'uomo, con precedenti per rapina e furto risalenti agli anni Ottanta, conosceva la vittima: circostanza che spiegherebbe perché sulla porta di casa della 73enne, che comunque era solita non chiudere a chiave, non fossero stati trovati segni di effrazione. Modugno, anche se residente a Varese, per un lungo periodo era stato vicino di casa della pensionata. Al piano superiore dell'abitazione in cui Antonietta è stata uccisa abiterebbe ancora l'ex moglie del 53enne. Modugno aveva gravi problemi economici e nei giorni precedenti al delitto aveva chiesto in banca un prestito, senza però ottenerlo. Da qui, forse, la decisione di rapinare la pensionata: Modugno e il suo complice l'hanno aggredita a pugni nel soggiorno e l'hanno poi uccisa a coltellate nel bagno. Poi i due hanno rubato i pochi gioielli che Antonietta aveva in casa ed erano scappati. Sul luogo del delitto sono però rimaste tracce genetiche che alla fine, assieme alla testimonianza di un informatore ritenuta attendibile, hanno portato all'arresto di Modugno e all'individuazione di un complice, adesso ricercato: sul corpo di Antonietta, come riportato nell'ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari di Milano Marco Del Vecchio, ci sono infatti "tracce genetiche eterologhe" riconducibili "a due soggetti diversi di sesso maschile".

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