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Morte Laura Biagiotti, Milano in lutto: presentava le sue collezioni al Piccolo teatro Studio

Milano, capitale della moda italiana, in lutto per la scomparsa di Laura Biagiotti: “Si spegne una maestra e una creatrice del ‘Made in Italy'”, ha detto l’assessore alla Moda Cristina Tajani. Forte il legame della stilista con il capoluogo lombardo: da 18 anni Laura Biagiotti presentava in esclusiva le sue collezioni al Piccolo teatro Studio di via Rivoli, l’ex Teatro Fossati.
A cura di Francesco Loiacono
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Laura Biagiotti (a sinistra) e la figlia Lavinia (LaPresse)
Laura Biagiotti (a sinistra) e la figlia Lavinia (LaPresse)

La morte della stilista Laura Biagiotti, scomparsa nella notte a 73 anni dopo essere stata colpita da un arresto cardiaco, non poteva lasciare indifferente la capitale italiana della moda, Milano. Nonostante le origini romane della Biagiotti, infatti, il suo legame con il capoluogo lombardo era molto forte. L'assessore alla Moda di Milano, Cristina Tajani, ha ricordato in una nota la stilista: "Con Laura Biagiotti si spegne una maestra e una creatrice del ‘Made in Italy', una delle poche stiliste donne a guidare lo stile italiano alla conquista dei mercati globali. Una lezione di creatività e di stile che Laura Biagiotti ha saputo portare in mercati sino ad allora inesplorati, sua la prima sfilata a Pechino nel 1988. Con il suo stile candido e la ricercatezza dei suoi tessuti ha indiscutibilmente determinato la storia e il successo della moda italiana, una storia che oggi continua grazie a sua figlia Lavinia che sono certa saprà proseguire quell’originalità di forme e design che hanno reso celebre la maison".

Il legame con il Piccolo teatro Studio

L'assessore ha poi sottolineato il legame diella "regina del cachemire" con la città: "Per Milano rimarrà indelebile, oltre al suo stile, la sua attenzione e il suo sostegno al Piccolo Teatro Studio di via Rivoli, da anni sede esclusiva per la presentazione delle collezioni Biagiotti". Il Piccolo Teatro Studio (ora intitolato a Mariangela Melato) è uno dei tanti gioielli nascosti della città. Fino al 1986 si chiamava Teatro Fossati (le scritte originarie sono visibile tutt'ora), in onore dell'imprenditore che ne aveva voluto e finanziato la costruzione, Carlo Fossati. Progettato dall'architetto Fermo Zuccari, fu inaugurato nel 1859. La struttura consta di un doppio ingresso, da via Rivoli e da corso Garibaldi: soprattutto quest'ultimo è notevole per le decorazioni realizzate dall'artista Andrea Boni, tra le quali una statua dell'Eroe dei due mondi.

La Biagiotti era tra i sostenitori ad honorem del Piccolo

Come accaduto ad altri monumenti della città, nonostante un passato glorioso (fu nel teatro che nel 1881 venne sperimentata per la prima volta l'illuminazione con luce elettrica: solo due anni dopo toccherà alla Scala), il Teatro Fossati era progressivamente scivolato nel degrado. Dal 1979 fu recuperato grazie all'intervento di Giorgio Strehler, che lo inserì nel "sistema" del Piccolo teatro. Tra i sostenitori del teatro figura ad honorem anche la stilista Biagiotti: nel 1998 fu la prima a scegliere il palcoscenico per una sfilata. È poi rimasta fedele alla location per 18 anni.

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